Generalmente Eurolega adotta il regolamento FIBA e le sue interpretazioni, ma come ogni anno introduce o modifica qualcosa. L’intento è sempre quello di semplificare il lavoro dei protagonisti, di creare più spettacolo, di velocizzare sia il gioco che i tempi morti. Spesso la validità delle modifiche si vede solo in corsa, a volte come leggerete, si torna indietro umilmente di qualche passo.
Il protocollo Instant Replay si trova all’appendice XIII del ByLaws 2023-24, ma in alcune parti non è ancora stato aggiornato con queste importanti novità.
Per ulteriore chiarezza il protocollo prevede che gli arbitri possano – autonomamente – ricorrere alla revisione IRS solo su azioni definite e solo in specifici momenti della gara: quando il cronometro di gara segna 00:00 fine di un quarto o di un tempo supplementare, quando il cronometro di gara segna 02:00 o meno nel quarto periodo o nel tempo supplementare (sempre da 02:00!), in qualunque momento della gara.
Per esempio: per stabilire chi abbia toccato la palla o sia stato toccato dalla palla, per ultimo prima che questa uscisse dal campo, gli arbitri possono andare a vedere solo se il cronometro di gara segna 02:00 o meno nel quarto periodo o tempo supplementare.
Dalla stagione 23-24 gli Head Coach dei team avranno diritto alla chiamata di due challenge. Diversamente dagli arbitri, gli allenatori non hanno restrizioni “temporali” per richiedere un challenge, cioè possono richiedere tutte le situazioni previste dal protocollo, in qualunque momento della gara. Per esempio, possono richiederei challenge sulla decisione di palla fuori dal campo in qualunque momento della gara, anche immediatamente dopo il salto a due iniziale. Se allo scoccare dello 02:00 nel 4Q l’allenatore non avrà utilizzato nessun challenge, uno gli sarà cancellato d’ufficio.
Nella stagione 23-24 gli arbitri di Eurolega potranno rivedere un fallo per determinarne la natura: normale, antisportivo, da espulsione e applicare gli eventuali aggravi o depenalizzazioni soltanto nel quarto periodo o tempo supplementare dopo che il cronometro segni 02:00 o meno. Questo dovrebbe limitare le “processioni” al monitor, almeno nei primi 38 minuti ad un massimo di quattro se ci fossero challenge da parte di entrambi i coaches.
Sempre con le stesse modalità di tempo (02:00 o meno 4Q e Ts): gli arbitri potranno rivedere se un fallo è avvenuto mentre il giocatore fosse in atto di tiro (AOS) o verificare eventuali reset errati del cronometro dei 24/14” ma solo se il gioco viene interrotto e la stessa squadra ha mantenuto il controllo di palla.
Eurolega ha fatto un deciso – saggio – passo indietro sulla gestione del Physical altercation (in FIBA Act of violence). Una situazione di Physical Altercation deve coinvolgere almeno due giocatori avversari, può essere rivista anche dopo che il gioco non sia stato interrotto immediatamente con ovvie conseguenze su quanto avviene sul campo. Nella scorsa stagione tutto quello che avveniva dal momento in cui si era verificata la situazione di Physical Altercation veniva cancellato, incluso il tempo giocato, canestri realizzati, falli commessi. Come accaduto in Baskonia-Panathinaikos dello scorso anno.
In questa stagione Eurolega si è riallineata al regolamento FIBA, per cui in caso di Physical Altercation, tutto quanto avvenuto sul campo tra l’evento illegale e l’interruzione del gioco resterà valido. Le eventuali sanzioni per la Physical Altercation saranno amministrate a gioco fermo (eventuali possessi palla e tiri liberi potranno essere cancellati o compensati, secondo quanto stabilito dalle regole) e il gioco riprenderà con l’amministrazione prevista al momento dello stop del gioco.
Sulla scorta della “rissa” durante Real Madrid-Partizan, Eurolega ha stabilito che in caso di rissa o situazione che possa portare ad una rissa: giocatori (sostituti o esclusi per 5 falli) e componenti dello staff che lascino l’area della panchina, ma non siano direttamente coinvolti – fisicamente – nella rissa, non debbano essere espulsi. Ovviamente se gli arbitri hanno la certezza che questi non sono in nessun modo coinvolti negli scontri fisici.
Ultimo, ma non meno importante, in tutte le situazioni di gioco che porteranno ad un salto a due, lo stesso si svolgerà nel cerchio più vicino a cui si è verificata la situazione di gioco.