L’Eurolega è un torneo dove il pallone si gioca mediamente molto in alto. Vuoi per la fisicità ed atletismo dei giocatori, vuoi per la spettacolarità di moltissime azioni. Alley-oop, tap-in/out, stoppate avvengono ad altezze ben al disopra dei 3.05 del ferro. Ogni volta che la palla si avvicina al canestro, potenzialmente può essere commessa una violazione d’interferenza, tanto che la chiamata, almeno negli ultimi due minuti della partita è stata inserita nelle situazioni rivedibili all’IRS.
Abbiamo parlato ripetutamente di interferenza, ma come sempre, le partite ci riservano qualcosa di nuovo o che si vede raramente… così raramente da cogliere di sorpresa anche gli addetti ai lavori, che per le vibranti e ripetute proteste rimedieranno solo la sanzione di un fallo tecnico!
L’assist di Andjusic libera Motum ch,e per evitare la stoppata di Vesely rilascia un “arcobaleno”. La palla s’impenna sull’anello e scende verso il canestro. Mentre la palla scivola verso la retina, Motiejunas con la mano tocca l’anello, aggrappandosi per un attimo, e facendo vibrare il canestro. La panchina di Djordjevic esplode! Staff e giocatori, alcuni in piedi, mimano il gesto di Motiejunas richiedendo ad alta voce una interferenza dell’avversario. Boltauzer sotto canestro, sanziona un fallo tecnico all’allenatore Fener, tra le proteste di tutto il pubblico di casa.
Il “no call” della terna arbitrale è corretto e vi spieghiamo perché. La palla ha toccato l’anello e ha comunque possibilità di entrare nel canestro. In questa situazione di gioco devono essere applicate le sei restrizioni regolamentari per un’interferenza. Per spiegare meglio a chi non è perfettamente addentro ai meccanismi del regolamento andremo per esclusione.