Un brusco stop, avvenuto proprio sul più bello. Una stagione fin qui altalenante quella della Reyer Venezia, iniziata non certo nel migliore dei modi: nella prima parte si sono alternate prestazioni eccellenti – in Europa perlopiù – e cadute fragorose, soprattutto in campionato. Da gennaio in poi la svolta: si è ritrovata maggiore continuità in campionato e sono stati raggiunti traguardi storici come il passaggio ai quarti di Eurocup e la vittoria della Coppa Italia. Una Reyer fin qui dai due volti, dunque. Da 5 nei primi mesi, da 8 negli ultimi due per un voto complessivo che si attesta sul 6,5.
In attesa di capire se questa stagione avrà mai un seguito, ecco le pagelle degli orogranata.
Michael Bramos 6.5: la sua 5^ stagione in orogranata è leggermente al di sotto dei suoi standard. La sua presenza è comunque sempre fondamentale per la squadra, perché lui – l’uomo dei record – quando la palla scotta, c’è sempre.
Austin Daye 8: sontuoso. Ha trovato quella continuità che troppo spesso gli era mancata. Decisivo nelle Final Eight di Coppa Italia dove ha trascinato i suoi alla vittoria.

Mitchell Watt 7: con 14,5 punti di media è il miglior realizzatore in campionato della squadra. Numeri importanti sicuramente, ma Watt è molto di più nello scacchiere di De Raffaele. E anche in questa stagione lo sta confermando.
Julyan Stone 6: la sua stagione è iniziata a rilento, condizionata forse da problemi extra campo. Ad un certo punto sembrava sul punto di abbandonare la causa ma è rimasto e la squadra ne ha beneficiato.
Gasper Vidmar 6: condizionato a lungo dai problemi fisici, ha stretto i denti ed è sceso in campo lo stesso confermando il suo apporto prezioso.
Jeremy Chappell 6.5: un diesel. Inizio blando, complice anche un fisiologico periodo di ambientamento. Mette la freccia a inizio dicembre e di lì in avanti è un crescendo. Il top della sua stagione lo raggiunge nelle Final Eight di Coppa Italia.
Stefano Tonut 7: finalmente chiamato a disputare una stagione da guardia titolare, Stefano ha risposto presente. Un infortunio ha messo a rischio il suo impiego nelle finali di Coppa Italia ma non è bastato a frenarlo. Miglior difensore delle finali.
Andrea De Nicolao 7.5: crescita esponenziale. Da 6° uomo a regista insostituibile. Decisamente la miglior stagione della sua carriera fino a qui.
Ariel Filloy 5: arrivato in ritardo causa Mondiali con la Nazionale, in pochi mesi è passato da uomo scudetto a vero e proprio mister x per i tifosi orogranata. In palese difficoltà per tutto l’arco della stagione.
Bruno Cerella 6: il minutaggio è sempre piuttosto basso ma quando De Raffaele decide di alzare i giri del motore in difesa, Bruno risponde sempre presente.
Ike Udanoh 5.5: aveva dato l’impressione di poter essere un’arma importante per i veneziani ma è uscito presto dai radar. Viene ricordato solo per una schiacciata mostruosa contro Trento.

Valerio Mazzola 6: fuori per infortunio fino a metà novembre, quando torna si conferma fondamentale per le rotazioni di De Raffaele.
Davide Casarin 7: voto alto non tanto per l’apporto, quanto per la crescita. Ha trascinato i suoi compagni alla vittoria nella Next Gen e anche in prima squadra si destreggia bene le poche volte che viene chiamato in causa.
Francesco Pellegrino s.v.: non lo si è mai visto praticamente.
Andrew Goudelock s.v.: il suo rientro in campo è avvenuto pochi giorni prima che scoppiasse l’emergenza. Lo vedremo mai vestire la casacca orogranata?
Walter De Raffaele 7: nonostante gli stenti iniziali della sua squadra ha sempre predicato calma, consapevole della forza del gruppo e del suo lavoro. Il merito più grande è quello di aver trasmesso una mentalità vincente ai suoi giocatori e anche in questa stagione è riuscito a portare a casa un nuovo trofeo.