Ricci: “Sono qui per stupire ancora”, Alviti: “Emozione enorme essere parte di questo Club”

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Fonte: Olimpia Milano

Nuovo giorno di presentazioni in casa Olimpia Milano, è il turno di Pippo Ricci e Davide Alviti i due nuovi volti italiani del club Biancorosso.

L’introduzione di Christos Stavropoulos:

Sono molto felice di presentare due giocatori italiani che sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni.
Ricci è un giocatore della nazionale ha fatto le Olimpiadi ma ha debuttato in A solo 4 anni fa ed è in crescita costante.
Davide è un ragazzo straordinario con tanta voglia di crescere e siamo felici di averlo con noi per continuare questa crescita.

Poi il dettaglio sulla loro affidabilità dal perimetro

Ha pesato ma non solo quello, e sono felice di avere ragazzi italiani con noi. Ci daranno energia e hanno una adeguata esperienza. Ci aiuteranno nel nostro progetto di crescita di squadra.

Le prime parole di Ricci e il punto di svolta della sua carriera

Sono felice di essere qui e c’è tanta voglia di stare insieme e si è visto già dal primo allenamento di squadra.

se penso alla mia carriera è stata di molti step partendo dal basso. Tralasciando gli anni di gavetta in A2 la svolta è stato l’arrivo a Cremona dove Meo mi ha dato molta fiducia. Li ho capito di poter diventare un giocatore importante.
Adesso sono qui ma non è il mio punto di arrivo, voglio ancora migliorare e stupire, ogni anno ho migliorato qualcosa e sono qui per questo.

Il fattore Eurolega

L’Eurolega è uno dei motivi principali per cui sono qui, vengo da due anni importanti in una società forte e di alto livello e arrivo in uno spogliatoio altrettanto importante. Bello condividere lo spogliatoio con queste personalità, è un privilegio. Nella mia carriera ho sempre ascoltato e osservato e più che mai lo farò quest’anno.
L’obiettivo sarà provare ad entrare nel basket dei grandi per dimostrare di poterci stare.

E le parole sull’addio, molto chiaccherato, alla Virtus Bologna

Il mio addio alla Virtus è stata la scelta più difficile della mia carriera. Venivo da uno scudetto vinto da Capitano che era un po’ il sogno di tutti i giocatori e io mi sentivo un tassello importante. Ci sono state un po’ di vicissitudini che mi hanno portato a fare una scelta sulla quale non voglio fare polemica. Sono qui perchè coach Messina ha mostrato tanta stima nei miei confronti e l’Eurolega rappresenta una sfida che voglio cogliere.
Sono stati due anni stupendi a Bologna in cui ho dato tutto e ho provato di trasmettere qualcosa a chiunque, ho la coscienza pulita consapevole di aver dato tutto. Le strade poi si sono divise ma quello che dovevo fare per Bologna l’ho fatto. Ora sono qui per rimettermi in gioco e per dare tutto me stesso per questa società che mi permette di poter fare un ulteriore passo in avanti. è una organizzazione perfetta.

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L’emozione di Davide Alviti

Sono ancora emozioato e sono onorato di far parte di questo grande Club. Ho percepito subito questa grandezza fin dal primo minuto in cui ho messo piede al Forum. Emozione indescrivibile.

Il punto di svolta della carriera: non mi sono mai posto obiettivi troppo lontani, ho lavorato sempre sul presente. Ogni anno ho cercato di aggiungere qualcosa, ci sono stati momenti più difficili che facili ma nella vita niente è facile.
Siamo fortunati a fare un lavoro che ci piace ed è la nostra passione, quando ho ricevuto questa chiamata sono stato 2-3 giorni a cercare di orientarmi per capire se fosse realtà. La mia famiglia mi è stata sempre vicina in queste decisioni e colgo l’occasione per ringraziarli.

Il paragone con Gigi Datome

Prima che Gigi facesse quella dichiarazione io già lo idolatravo. Il mio percorso è iniziato a Roma nell’anno del suo MVP e io mi fermavo a guardarlo per imparare ad emularlo. Ho imparato a conoscerlo anche come persona e sono arrivate le bellissime parole di Gigi e del Coach e ho solo gratitudine per loro. Servirà da spinta.

L’Eurolega e gli obiettivi della stagione

Sull’Eurolega mi aggrego alle parole di Pippo, vedere certi campioni in palestra è incredibile. Da loro si può solo prendere esempio e quest’anno voglio imparare e osservare più cose possibili. Mi fa piacere rivedere Kyle che vedevo a Veroli da ragazzino, andavo sempre con mio padre a vederlo, giocarci insieme è emozionante.

A fine stagione sarà soddisfatto se facendo un recap dell’anno avrò dato il 120% tutti i giorni entrando in palestra. Se non darò il 120% non sarò soddisfatto. Ovviamente gli obiettivi stagionali di squadra sono alti e sono il massimo livello a cui posso ambire. La società è incredibile e lavoriamo tutti nella stessa direzione.

 

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Dario Destri
Da un decennio abbondante presenza fissa al seguito dell'Olimpia Milano. Tanta Euroleague con due Final Four nel curriculum. Oltreoceano il cuore batte per i Suns, folgorato in gioventù dalle gesta di Steve Nash. Non chiedetemi di Dragan Bender