Mentre il suo Panathinaikos Atene è in un momento difficile, con tre sconfitte in fila in Eurolega ed il rischio di venir risucchiato nella lotta playoff, hanno fatto discutere le dichiarazioni di coach Rick Pitino, di qualche giorno fa, sulla preparazione estiva fatta da alcuni suoi giocatori. E da quel paragone tra cosa accade in Europa, rispetto agli Stati Uniti.
Le dichiarazioni di Rick Pitino
Io non attacco nessuno dei miei giocatori, se devo farlo avviene tra le mura dello spogliatoio, ma c’è una grande differenza con l’America. Là l’estate serve ad arrivare a meno del 12% di grasso corporeo, si usa l’estate per raggiungere il top della forma fisica, mentre noi lo facciamo durante la stagione. Ecco uno dei nostri problemi.
Il cambiamento principale che farei se dovessi partire dall’inizio è questo: non dedicare l’estate a Mykonos, Santorini o Creta, ma usarla per lavorare sul proprio corpo, non farlo ora che siamo a febbraio. Stiamo passando un sacco di tempo a rimettere in forma tanti giocatori.
Le differenze estive tra Stati Uniti ed Europa
L’NBA e l’Europa sono da sempre due mondi diversi, seppur l’approdo di tanti top player del Vecchio Continente negli Stati Uniti li sta avvicinando un po’. Ci sono logiche e culture differenti e questo riguarda molte cose, tra cui il comportamento durante la off-season. Anche se, da qualche anno a questa parte, anche da noi più di un giocatore si allena con discreta regolarità anche in quel periodo, oltre ad un po’ di vacanza. Soprattutto chi deve recuperare da un infortunio, ma non solo.
Aggiungiamo un elemento importante: il calendario. Tra i professionisti americani si gioca di più (anche se con la nuova Eurolega ci si è avvicinati molto), ma la stagione è temporalmente più corta. Inizia ad ottobre con i training camp e si conclude a giugno, ma solamente per le due squadre arrivate in finale. In Europa si gioca da fine settembre, con una preparazione iniziata a metà agosto, e sono tanti i giocatori impegnati fino alla fine della stagione, essendoci un campionato per nazione.
In più, ci sono le Nazionali. Team USA gioca solitamente solo le grandi manifestazioni, mentre in Europa tra qualificazioni, ritiri e amichevoli il calendario è molto più fitto. Il nuovo calendario Fiba lascia qualche estate libera anche ai giocatori europei, ma spesso per tanti elementi il periodo libero da partite o allenamenti si riduce notevolmente. Anche a poco più di due/tre settimane, nelle occasioni più ‘estreme’.
Le conclusioni
Rick Pitino ha, dunque, torto? No. Certamente ci sono giocatori, soprattutto quelli non impegnati durante l’estate con le proprie rappresentative, che potrebbero arrivare più in forma al via della nuova stagione e dedicare maggiore cura al proprio corpo. Tuttavia, si tratta di un paragone molto difficile, per tutte le differenze di cui abbiamo parlato tra i due mondi.