Romeo Sacchetti, coach dell’Italbasket, ha rilasciato una lunga intervista su Il Corriere dello Sport nella quale ha parlato e commentato l’attuale situazione della Fortitudo e ha trattato il tema nazionale italiana soffermandosi su Daniel Hackett che, nonostante il suo addio alla maglia azzurra, sarebbe pronto a riaccogliere a braccia aperte e su Paolo Banchero.
Sono proprio le parole rivolte a quest’ultimo che hanno creato polemiche e dubbi, infatti, il coach ex Cremona ha affermato:
è difficile fare nomi in questo momento. Non so cosa succederà a novembre,se Duke permetterà al ragazzo di muoversi, ma nel caso mi piacerebbe vedere di persona Paolo Banchero. Nel reparto lunghi non siamo messi benissimo.
Sacchetti con queste parole ha dimostrato di non essere a conoscenza che il ragazzo classe 2002 entrerà nel college di Duke solo nel 2021 e, quindi, la prossima stagione farà ancora parte della squadra di O’Dea High School.
Un altro problema che il coach della nazionale italiana potrebbe aver sottovalutato è legato al fatto che Paolo Banchero è nato il 12 Novembre 2002 e, per via degli attuali regolamenti FIBA, se volesse risultare italiano a tutti gli effetti senza essere considerato un “passaportato” dovrebbe esordire in nazionale prima del compimento del suo diciottesimo anno di età e quindi in questo momento resterebbe disponibile una sola “finestra” perché ciò accada.
La FIP, che già si è impegnata molto nei confronti del ragazzo, richiederà probabilmente una deroga al regolamento anche per via di ciò che è accaduto durante questo anno, infatti, Banchero avrebbe dovuto esordire proprio lo scorso giugno, ma se questa eccezione non dovesse essere concessa, opzione che comunque appare remota, la nostra nazionale potrebbe aver perso l’occasione di poter schierare da italiano uno dei talenti futuri del basket internazionale.