Luca Virgilio, all’interno della seconda puntata di The Process, ci racconta come si costruisce un roster NCAA. Quanti effettivi ci sono e di che tipo possono essere.
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La costruzione del roster di una squadra NCAA è un processo abbastanza complesso. La prima cosa che va sottolineata è che ogni squadra maschile di basket ha 13 scolarships da offrire, ovvero può avere in squadra 13 giocatori ai quali l’università paga la retta universitaria al 100%. I giocatori aggiuntivi oltre i limiti dei 13, vengono chiamati walk-on, ovvero studenti dell’università che pagano la retta universitaria.
Ogni squadra di alto livello ha almeno 4 o 5 walk-on per un totale di 18-19 giocatori che compongono il roster. Ci sono dunque quattro grandi categorie dalle quali attingere per formare il roster di una squadra NCAA: la principale è formata dai giocatori delle high school americane, poi successivamente i giocatori del junior college, i transfer e i giocatori internazionali.
High School
È un processo sempre in evoluzione e in costante cambiamento.
Junior College
Il Junior college è per quei giocatori che hanno bisogno di migliorare i propri voti scolastici per andare al college. La stagione del Junior college va da ottobre a maggio, con le finali che si giocano nella leggendaria palestra dell’Arlington College in Kansas.
Internationals
I giocatori internazionali sono in continuo aumento negli ultimi anni, con una crescita esponenziale nelle ultime dieci stagioni. Non tutti i college reclutano a livello internazionale, vuoi per la mancanza di risorse o per la mancanza di informazioni. Barriere linguistiche e diversi sistemi scolastici possono rendere il reclutamento di un giocatore internazionale assai più complesso. Anche se ormai sta crescendo sempre di più la percentuale di giocatori internazionali che decidono di venire negli Stati Uniti per il loro ultimo anno di high school per facilitare la transizione e il loro reclutamento.
Transfer
Infine, il mercato più attivo delle ultime stagioni è quello dei transfer, ovvero giocatori già al college che si trasferiscono da un’università all’altra. Fino a qualche anno fa l’unico modo per trasferirsi e giocare immediatamente era come graduate transfer, ovvero dopo aver ottenuto la laurea per l’università dalla quale si era cominciato a giocare. In tutti gli altri casi se un giocatore decideva di trasferirsi senza aver conseguito il titolo di studio doveva stare fermo un anno. Ora invece l’NCAA permette ai giocatori di trasferirsi e giocare senza stare fermi. Questo risvolto ha ovviamente cambiato radicalmente la costruzione e il processo di roster management. Tornando a parlare del transfer e dei transfer che possono giocare immediatamente, la NCAA ha anche introdotto una finestra temporale nella quale i giocatori devono annunciare la decisione di trasferirsi.
In pratica, un giocatore decide di trasferirsi, il suo nome viene aggiunto al cosiddetto transfer portal immediatamente dopo la conclusione della sua stagione e poi ha tempo fino al 10 maggio per completare questo procedimento. Una volta dentro il portale, le altre università possono contattarlo ufficialmente e cominciare il cosiddetto processo di reclutamento. Come potete vedere ci sono molte sfaccettature e dettagli importanti per tutte e quattro le categorie delle quali abbiamo parlato.
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Ma per fare un passo avanti cosa succede una volta che viene individuato il giocatore da reclutare? Innanzitutto, come in tutti i buoni matrimoni, ci deve essere un interesse anche da parte del giocatore altrimenti la conversazione finisce lì. Se l’interesse è reciproco allora si passa alla cosiddetta visita ufficiale, ovvero l’università invita ufficialmente il giocatore e la sua famiglia al campus per vedere e toccare con mano quello che l’università e la scuola di basket possono offrire. Tenete in mente che la maggior parte dei giocatori decidono di fare tante visite per avere più opzioni possibili prima di fare una decisione finale. Per darvi un esempio pratico parliamo del roster di Nebraska. C.J. Wilcher, ragazzo del New Jersey, è un transfer. Ha cominciato la sua carriera a Xavier e si è trasferito a giocare per Nebraska.
Sam Hoiberg, invece, ha cominciato la sua carriera a Nebraska dopo aver fatto il suo ultimo anno di high school a Pius in Nebraska. Ramel Lloyd ha fatto il suo ultimo anno di high school a Sierra Canyon e ha cominciato la sua carriera collegiale a Nebraska. Juwan Gary, un transfer, viene dall’università dell’Alabama dove ha giocato per tre stagioni.
Jamarques Lawrence, freshman, anche lui ha cominciato la sua carriera universitaria a Nebraska dopo aver concluso la sua carriera di high school in New Jersey. Blaise Keita invece è un prodotto del Junior College, ha giocato per due anni a Coffeyville Community College in Kansas dove ha anche vinto il titolo nazionale. Poi abbiamo i walk-on Jeffrey Grace, transfer anche lui dall’università di Arizona State. Keisei Tominaga, invece di cui abbiamo parlato nella puntata precedente, è un junior college che ha giocato a Ranger College quindi lui è un mix: un prodotto internazionale che ha deciso di intraprendere la strada del junior college per arrivare poi a giocare all’università del Nebraska. Cale Jacobsen è un walk-on, Henry Burton è un walk-on, entrambi ragazzi locali del Nebraska. Josiah Allick invece è un graduate transfer che viene dall’università di New Mexico. Rienk Mast, ragazzo olandese, è un transfer dall’università di Bradley. Eli Rice di cui abbiamo parlato anche qui nella puntata precedente è un prodotto della prestigiosa IMG Academy. Ahron Ulis è un transfer, ha giocato i suoi primi tre anni all’università dell’Iowa e infine per il momento l’ultimo membro del nostro roster è Bryce Williams, transfer dall’università di Charlotte.