Attacco
Per riassumere lo scouting di Jamal Jones basterebbe sostenere che Sassari ha reclutato un 3&D Athletic Forward. Basterebbe anche per capire che ci troviamo di fronte a un giocatore estremamente diverso a Jason Burnell.
Come si evince dalla mappa di tiro la peculiarità principale di Jamal Jones è il tiro da tre punti. Nell’ultima stagione al Bahcesehir ha concluso con il 37% dall’arco, in generale solamente nella metà annata al Paok ha viaggiato sopra il 40% che di norma contraddistingue i cecchini più affidabili. Sempre dalla shooting chart si capisce come il suo posizionamento sia quello di un’ala pura, dunque piantato negli angoli o al massimo qualche grado più verso la punta.
A conti fatti andrà a prendersi quella fetta di tiri dai 6.75 che l’anno scorso appartenevano a David Logan, con la differenza che la Dinamo sarà ancora più pericolosa dal perimetro sin dalla palla a due. Il primo cambiamento sostanziale rispetto a un Burnell decisamente più a suo agio in post. Non si può definire un giocatore di striscia nudo e crudo, tuttavia Jones non si farà certamente pregare se dovrà alzarsi e sparare una bomba a fil di sirena.
Come Bendzius rimane un giocatore da servire in uscita dagli scarichi e dai blocchi, piedi a posto e su con la molla. A volte non dà però l’impressione di riuscire a caricare efficacemente il tiro con la parte inferiore del corpo, arrivando spesso scarico al momento del rilascio. Completa il pacchetto “di serie” l’esplosività della parte superiore, garantita dagli 86 centimetri di elevazione che ne fanno un giocatore dinamico proprio come il suo predecessore.
I jolly
Per certi versi a una prima impressione Jamal Jones può sembrare un giocatore estremamente prevedibile, in realtà è un giocatore particolarmente camaleontico. Sicuramente il contesto che Sassari disegnerà per lui sarà determinante. In Turchia Jones non era la punta di diamante della squadra, capeggiata da due califfi come Jamar Smith e Sam Dekker. Eppure, c’è il suo sigillo indelebile sulla vittoria in Fiba Europe Cup ai danni di Reggio Emilia e nei playoff (poi persi) contro il Galatasaray. Insomma, Jamal Jones sarà tutt’altro che timido e non si farà problemi ad alzare ulteriormente l’asticella nella sua esperienza isolana.
Esperienza fa anche rima con uomo-spogliatoio. Su questo aspetto c’è una visibile similitudine con Jason Burnell, il quale a dispetto della giovane età è sempre stato il leader carismatico della Dinamo nelle ultime due stagioni. Ma parlavamo di polivalenza e allora il temperamento può tornare utile nelle situazioni di emergenza, quando il cronometro sta per scadere. All’occorrenza può essere un play aggiunto come handler, sebbene la sua soluzione preferita sia il cambio difensivo per poi giocarsela in uno-contro-uno, piano “b” scarico nell’angolo per il tiratore.
Infine, uno sguardo anche ai movimenti senza palla. Il suo pellegrinaggio in Europa durante questi anni gli ha ampliato la visione di gioco, senza essere costantemente innamorato della palla a spicchi. Tra le sue “zingarate” preferite c’è sicuramente il taglio lungo la linea di fondo per un comodo lay-up o un duello in post-basso da distanza ravvicinata.