Attacco
La metà campo offensiva è, di sicuro, quella dove Guglielmo Caruso mostra il potenziale più interessante. La qualità maggiore del lungo di origine campana è quella di avere un tocco fuori dal comune per un ragazzo dalle sue dimensioni. Questo gli permette di avere buone percentuali sotto canestro e, allo stesso tempo, di allontanarsi dal canestro senza andare ad inficiare la sua pericolosità. Come la shot chart seguente evidenzia, il gioco da fuori area di Caruso è ancora esplorato superficialmente, non come una vera e propria arma da utilizzare. In stagione sono solo 21 le triple tentate, ma con buone percentuali. Questo a dimostrazione di come le triple possano entrare a far parte del suo arsenale con più consistenza nel futuro.
Oltre al grande tocco, Caruso è dotato anche di un’ottima tecnica nei movimenti. Nonostante il fisico longilineo e le sue lunghe leve, il giocatore di Varese possiede una coordinazione nei movimenti esemplare. In questo modo, il suo gioco risulta sempre molto pulito, con un ottimo utilizzo del piede perno e mai davvero fuori controllo. Ottime, inoltre, sono anche le sue tempistiche e spaziature. Caruso riesce sempre a inserirsi negli spazi giusti, facendosi trovare pronto in ricezione sul pick’n’roll e nella posizione migliore per concludere al ferro.
Dal punto di vista offensivo, quindi, sono poche le cose che Caruso non sa fare. Per via di un fisico longilineo ma ancora non abbastanza piazzato, sicuramente il lungo italiano si trova meno a proprio agio in post e nell’assorbire i contatti. Tuttavia, la grande tecnica a sua disposizione e la giovane età gli potrebbero permettere in futuro di lavorare su questi aspetti, in modo da riuscire a migliorare ulteriormente.
Difesa
Se l’attacco è il punto forte di un giocatore come Caruso, altrettanto non si può dire della sua difesa. La sua poca rapidità laterale e di piedi non è sufficiente per permettergli di cambiare agilmente sui piccoli avversari. Inoltre, come dicevamo prima, uno dei problemi maggiori in questo momento per Caruso è riuscire ad assorbire contatti più forti a causa di un fisico non strabordante. Questi fattori, quindi, fanno sì che la difesa di Caruso debba essere più che altro di contenimento sul pick’n’roll. Anche in questo frangente il centro, tuttavia, deve migliorare molto. Caruso deve imparare a sfruttare meglio la lunghezza delle proprie braccia per dare migliore protezione al ferro, anche solo in termini di intimidazione.
I difetti precedentemente elencati, comunque, non sono nulla che impedisca a Caruso di migliorare in futuro. Al momento la sua difesa non è sicuramente sufficiente ma il fisico su cui costruire c’è, così come la volontà di lavorarci sopra. Solo nell’ultimo anno, anche grazie all’ottimo preparatore atletico di Varese, Caruso ha già mostrato progressi importanti, soprattutto dal punto di vista di assorbimento dei contatti.