Scouting, i volti nuovi di Euroleague: Petrusev, Frankamp, Smith

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Dopo aver dato un ampio spazio allo scouting relativo alla Legabasket con analisi sui singoli giocatori, da oggi ci trasferiamo in Eurolega per analizzare accuratamente i nuovi volti che si affacciano alla massima competizione europea con grandi aspettativi. Si parte oggi con Filip Petrusev, Conner Frankamp e Jaleen Smith.

FILIP PETRUSEV (Anadolu Efes)

Non sarà affatto facile per i campioni in carica sostituire un membro importante del quintetto come Sertac Sanli, vero e proprio maestro nel gioco senza palla e per questo motivo perfetto nello scacchiere di Ataman per esaltare le doti di passatori di giocatori come Micic, Larkin e Simon. La dirigenza dell’Efes non si è fatta però trovare impreparata e ha individuato in Petrusev il degno sostituto del lungo turco nelle rotazioni.
Il lungo serbo classe 2000 arriva a Istanbul dopo un’annata da assoluto dominatore della ABA League (una volta conosciuta sotto il nome di Lega Adriatica), chiudendo a quasi 24 punti di media con percentuali eccellenti, conquistando con pochi dubbi il titolo di MVP stagionale e conquistandosi il posto di titolare nella selezione serba sconfitta nella finale del PreOlimpico di Belgrado dai nostri Azzurri.

Passando invece a parlare del suo gioco, è innegabile notare come siano andati a cercare un giocatore che potesse – almeno in attacco – avere le stesse caratteristiche tecniche di Sanli. Petrusev infatti è un eccellente giocatore senza palla che riesce a garantire numerose soluzioni sia da situazioni di taglio e posizionamento nei pressi del ferro, che di creazione spalle a canestro, dove ha un arsenale di conclusioni con entrambe le mani e movimenti tali da renderlo già molto pericoloso contro cambi difensivi e mismatch fisici.

Ma il vero punto di forza nel gioco del prodotto di Gonzaga University sono le armi a sua disposizione quando deve agire da bloccante sulla palla.
Una volta portato il blocco ha un ventaglio di opzioni e letture che gli permettono di portare le difese a compiere scelte sofferte in ogni situazione: può rollare forte a canestro e concludere con verticalità non eccelsa ma supportato da un’ottima agilità nei movimenti per un 2 e 11, può aprirsi per il tiro (ha chiuso col 42% da 3 lo scorso anno), oppure mettere palla a terra per battere i difensori più lenti; può giocare short-roll ed essere funzionale sia mettendosi in proprio usando il tiretto dalla media e il buon trattamento di palla che coinvolgendo i compagni che tagliano a canestro o stazionano sul perimetro per un tiro piedi per terra.

Nonostante il salto di livello dalla ABA League all’Eurolega sia notevole, Petrusev ha mostrato in ogni situazione – al college come in Nazionale – di adattarsi rapidamente alle richieste del contesto.
Il passaggio rimane comunque non semplice, anche perchè le carenze dal punto di vista difensivo (specialmente legate alla scarsa mobilità laterale e a attitudine e concentrazione non sempre presenti) e l’adattamento a un ruolo decisamente minore in termini di possessi e coinvolgimento potrebbero essere degli scogli notevoli.
Ma con Ataman e quei creatori di gioco al suo fianco le prospettive non possono che presentarsi come buone.

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