Kyle Guy (Panathinaikos) – EuroLeague Scouting Report

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Attacco

Che il Real abbia messo gli occhi su di lui dovrebbe essere già indizio delle caratteristiche del giocatore uscito dall’University of Virginia. Nonostante il non esaltante 34.7% dall’arco dell’ultima stagione, Kyle Guy è innanzitutto uno scorer di livello assoluto, fattore che gli ha permesso di dominare costantemente in G League tra Stockton e Sioux Falls e di accumulare una cinquantina di presenze in NBA tra Sacramento e Miami, pur con un ruolo decisamente marginale.

E in effetti ciò si rende evidente se guardiamo alle sue scelte di tiro: solo nel 26,2% dei casi, infatti, l’ex Badalona conclude un azione di tiro attaccando il ferro, preferendo la soluzione dalla media o lunga distanza nelle restanti volte, anche (spesso e con risultati notevoli) quando la conclusione è contestata.

Su 611 tiri scoccati la scorsa stagione, infatti, ben 411 sono Jump Shot, di cui la maggioranza in Catch and Shoot. Questo tipo di soluzione è stato adottato per 228 volte su 411, un 55,5% del totale di tiri in sospensione, a differenza del 43,6% di conclusioni arrivate dopo il palleggio ed un esiguo 1,2% (appena 5) di soluzioni anticipate o Early Jumpers.

A completare la sua totale corrispondenza con i più classici tiratori transitati per la pallacanestro europea c’è anche la spiccata tendenza al tiro ben oltre la linea dei 6,75m, caratteristica in cui ha dimostrato di eccellere, ma anche una certa riluttanza al gioco in transizione; di Guy, infatti, si può apprezzare l’abilità in uscita dai blocchi e nelle soluzioni a difesa schierata più che nel run&gun. In caso di necessità, come accaduto a Badalona con Andrés Feliz, può fungere anche da ball handler secondario.

 

Difesa

Rispetto ad altri esterni provenienti dagli USA, Kyle Guy è leggermente più portato anche nel quantomeno provare a piegare le gambe sul possesso avversario.

Le situazioni in cui è maggiormente coinvolto sono quelle di P&R, in cui tende a non accettare il cambio e restare sul portatore di palla, e di Spot Up, situazione che si verifica principalmente quando la squadra difende a zona; a Badalona le due situazioni sono state quasi paritetiche e l’hanno impegnato mediamente per 2,9 possessi a gara.

Non è, attenzione, un eccellente difensore, ma nemmeno il classico ‘telepass’ per il quale la difesa è considerato un optional o, nei casi più gravi, un impiccio tra un possesso offensivo e il successivo. Guy tende a soffrire maggiormente negli attacchi sul suo lato sinistro, specialmente in situazioni di P&R, anche se le differenze sono poco accentuate.