La scorsa settimana, vi abbiamo accompagnato in un breve viaggio tra le analytics di Legabasket. Tra queste, quella che risaltava riguardava il gioco di Sassari, caratterizzato da un diffusissimo utilizzo del post game. Adesso, andremo ad analizzare meglio il profilo di un giocatore della Dinamo, che contribuisce sì ad incrementare il numero di possessi spalle a canestro, ma è anche imprescindibile affinché il sistema del Poz funzioni. Si tratta di Eimantas Bendzius, che finora, per le sue caratteristiche ed il suo rendimento, è stato la pedina chiave dello scacchiere sardo e potrà continuare ad esserlo. Di seguito, andiamo a vedere che cosa ha portato al Banco di Sardegna in LBA quest’anno.
Bendzius fa sognare i tifosi della @dinamo_sassari!
L'ala biancoblu è decisivo nella vittoria alla 1️⃣🅰️ in #LBASerieA @UnipolSai_CRP mettendo a referto 2️⃣3️⃣punti con il 5️⃣7️⃣% da 2 e il 6️⃣0️⃣% da 3
Votalo come #FansMVP sulle nostre pagine Instagram e Facebook#TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/2CPWSmwSLr— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) September 28, 2020
Ciò che rende Bendzius un elemento di vitale rilevanza per Sassari è la sua perimetralità in un pacchetto interni che ne ha bisogno. Tuttavia, il motivo per cui il matrimonio tra il lituano e la società del patron Sardara sta funzionando probabilmente potrebbe risiedere nella spiccata capacità del giocatore nel calarsi nel gioco di squadra e di assolvere i compiti per lui riservati da Gianmarco Pozzecco e staff. Chiaramente, tutto ciò sta procedendo positivamente anche grazie, e soprattutto, all’efficienza e alle percentuali con cui Eimantas sta eseguendo tutto. Il classe ’90 è il miglior realizzatore dei suoi, nonché uno dei migliori marcatori dell’intero campionato, con 17 punti di media tondi nelle sue presenze in Legabasket. Quel che fa notizia è il fatto che riesca a produrre così tanto con soli 9,5 tentativi dal campo per gara, questo è possibile grazie alle sue splendide percentuali dal campo. Parliamo del 57,6% da due su 3,6 FGA ogni match, del sontuoso 52,6% dall’arco con il doppio dei tentativi e dell’81,2% in lunetta su 4,3 liberi tirati a gara. Numeri così importanti da far pensare che possa arrivare un futuro calo? Non obbligatoriamente, sebbene un periodo calante sia fisiologico anche per i migliori tiratori del pianeta. Bendzius poi, come detto, unisce la sua dimensione perimetrale e pericolosità al tiro, con i suoi centimetri (207 per l’esattezza) e la sua capacità di poter giocare entrambi i ruoli di ala. Lui nasce da classico 4 tiratore, ma Pozzecco lo sta impiegando spesso da 3, vista l’impronta data alla squadra e la scarsa fisicità dell’ex Rytas. Difatti, i quintetti più schierati dalla Dinamo di questa stagione, lo hanno visto molto, ammesso e non concesso che si possa ancora parlare di ruoli, da ala piccola insieme a Burnell e Bilan, mentre da ala grande è stato utilizzato con soltanto uno dei due sul parquet, in versioni più leggere, con tre esterni puri, della line-up sassarese. Il suo impatto è stato molto buono, lo confermano dei numeri, che contano relativamente, in merito alla sua presenza in campo: Bendzius è stato il giocatore dei suoi con il miglior Offensive Rating personale (131.1, uno dei più alti del campionato) e pure il terzo di squadra per NET Rating singolo (+17.2, dietro solo ai suoi compagni di reparto, senza considerare Luca Gandini, fonte Hack-a-Stat). Detto questo, andiamo ad osservare nello specifico i due grandi fondamentali di gioco a cui ha contribuito Bendzius a Sassari.
