Nathan Adrian è decisamente la scommessa del mercato dell’Happy Casa Brindisi. Con i suoi 206 centimetri per 106 chili il lungo statunitense arriva per occupare, virtualmente, lo spot lasciato libero da Derek Willis. Come vedremo, Adrian non è per niente simile al numero 35, e con tutta probabilità non raggiungerà mai i livelli a cui aspira il nativo americano. Tuttavia in un sistema come quello brindisino potrebbe far bene, e sicuramente Vitucci e i suoi hanno fiducia in lui, considerando il contratto biennale firmato.
Adrian è un “Mountaneer” duro e puro. Nato e cresciuto nel West Virginia, sia umanamente che sportivamente, ha giocato per ben quattro anni sotto la guida di coach Bob Huggins. In questo frangente Adrian mette in mostra un talento limitato e riceve diverse critiche dal punto di vista cestistico. Tuttavia le sue doti da uomo spogliatoio e la sua storia legata a doppio filo al West Virginia, lo consacrano a beniamino dei tifosi. A causa di un infortunio alla spalla nell’annata 2017/18 Adrian non calcherà mai il parquet, preferendo aiutare il padre, gravemente malato, e commentare, nelle vesti di telecronista, le partite della sua tanto amata scuola.
Nella stagione 18/19 Adrian lascia la sua terra natia, direzione Bordeaux, Francia, in cui giocherà nella terza lega nazionale. Dall’altra parte delle alpi il neoacquisto brindisino dimostrerà di essere di tutta altra categoria, mettendo insieme 17.2 punti, 7.7 rimbalzi e 0.88 rubate. Nell’esperienza francese sarà il vero faro della squadra e passerà ben 34.8 minuti di media sul parquet. L’alto minutaggio tuttavia rivela alcuni limiti del lungo statunitense.
Per prima cosa non sembra poter reggere così tanti minuti ad un ritmo veramente alto. Dovendo passare quasi tutta la partita in campo Adrian è costretto a dosare le energie, sembrando, per larghi tratti, veramente in difficoltà. Inoltre il numero 1 brindisino sembra avere la cattiva abitudine di entrare in partita lentamente. E’ possibile vederlo riposarsi nel corso del primo tempo, per poi esplodere durante la seconda parte del match.
Sebbene i problemi di minutaggio, riscontrati anche in Ucraina, si risolveranno in Puglia, dove giocherà, realisticamente, intorno ai 20 minuti a partita, c’è da capire se queste sue difficoltà ad entrare in ritmo possano essere un ostacolo al suo cammino italiano. Se Adrian risparmiava consenzientemente le energie, sapendo di dover giocare quasi l’interezza della partita, allora non avrà problemi ad adattarsi alle rotazioni brindisine, in caso contrario potremmo avere un problema. L’energia dimostrata al college non dovrebbe comunque far preoccupare i tifosi brindisini.
Adrian passa la scorsa stagione nella massima serie Ucraina. Nonostante il minutaggio resti pressoché invariato rispetto all’anno precedente il modo in cui viene utilizzato cambia radicalmente. Lo statunitense viene usato largamente nel ruolo di centro, mentre in Francia era chiamato a coprire soprattutto lo spot di 4. Ciò lo porta a giocare un basket molto più statico, caricandosi la direzione della difesa sulle spalle ma trovandosi meno coinvolto in attacco, dove comunque farà molto bene. Le statistiche parlano di 17.6 punti, 8.2 rimbalzi, 2.8 assist e 1.2 rubate. Sotto vediamo i playtype del nuovo acquisto brindisino.
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