Proseguiamo il nostro lavoro di approfondimento riguardo i settori giovanili e stavolta andiamo a scoprire uno dei progetti più interessanti del panorama giovanile Europeo e non solo: l’Aqueria del Basket di Valencia. Per farlo abbiamo contattato Esteban Albert, uno dei responsabili del progetto e che vanta un’esperienza decennale nel settore. Esteban dalla stagione 2017/2018 si occupa dell’area femminile di Alqueria e del progetto della prima squadra professionistica femminile. In precedenza ha trascorso 4 stagioni nell’area di allenamento maschile. Negli anni Novanta e Duemila è stato a assistente allenatore e capo allenatore delle squadre femminili di Eurolega. È stato inoltre assistente allenatore in ACB con Miki Vukovic e Luis Casimiro nel Valencia Basket per diverse stagioni. È stato anche capo allenatore maschile in LEB a Palencia e Tarragona. Capo allenatore delle nazionali femminili spagnole dalla U15 alla U19 con diversi campionati europei e mondiali di molti anni fa … Professore nei corsi per allenatori; e soprattutto ama definirsi un appassionato di basket.
Insomma non potevamo trovare persona migliore per parlarci di questo incredibile progetto.
Come e quando è nato il progetto “alqueria del basket”?
Il progetto “Alqueria del Basket” è nato più di 5 anni fa,anche se è nel 2016 quando iniziarono i lavori e nella stagione 2017/2018 quando abbiamo iniziato ad utilizzare gli impianti che è partito il progetto a tutti gli effetti.
Quali sono gli obiettivi?
L’Alqueria è nata con l’obiettivo di far crescere il basket nella Comunità Valenciana. Non è un progetto solo per il Basket Valencia, e non è un progetto solo per la formazione dei giocatori; è qualcosa che comprende la formazione dei giocatori, la formazione degli allenatori, dei preparatori atletici, fisioterapisti, medici (Alqueria Formación),progetti di ricerca e di studio (Alqueria Lab), progetti di pallacanestro + formazione accademica (Alqueria Academy); e una moltitudine di eventi legati al basket che si svolgono presso le nostre strutture (Campus di Tecnica, Campionati Regionali, Campionati Nazionali, Corsi di Coaching, …). E tutto è aperto all’intera società valenciana. Degno di nota è anche il fermo impegno per la parità tra uomini e donne; nelle struttura della Alqueria del Basket le squadre di qualsiasi categoria di uomini e donne ricevono esattamente lo stesso trattamento. Non vogliamo essere il basket femminile o quello maschile, vogliamo essere il BASKET a lettere maiuscole.
Quante persone sono coinvolte? quanti fanno parte dello staff e quante sono le squadre del settore giovanile?
All’Alqueria ci sono 50 squadre che lavorano dai Baby (05) agli Under 22, tra squadre maschili e femminili ci sono circa 600 giocatori. Abbiamo più di 70 persone coinvolte nello staff tecnico inclusi allenatori, PREPARATORI ATLETICI e medici. Abbiamo anche circa 20 persone impegnate in manutenzione, pulizia e nell’amministrazione.
Il vostro è un caso unico al mondo, una struttura moderna con 13 campi da basket con la possibilità che diverse squadre possano allenarsi contemporaneamente e di organizzare tornei nazionali e internazionali. Quanto è importante confrontarsi con altre realtà fin da “piccoli”?
È molto importante per noi che L’Alqueria sia qualcosa che vada al di là delle nostre strutture. Vogliamo che sia un centro che serve per giocare a pallacanestro e che generi amore per il basket. Ecco perché non è solo la struttura di allenamento per i nostri giocatori, ma portiamo qui anche i migliori tornei e corsi di pallacanestro (Endesa U14 Mini Cup, Adidas Next Generation U18, Campionati di Spagna U16, U18,… Shooting Camp,Skills Camp, Technification Campus, Corsi di Coaching, Oltre 40 Campionati,…)
Esiste qualcosa di simile alla “alqueria del basket” in Spagna o nel mondo?
Gli allenatori e le persone di altri Paesi che ci visitano spesso dicono di non aver visto nulla di simile al mondo. Negli Stati Uniti ci sono strutture con molti campi da gioco, ma di solito non sono esclusive per il basket come qui. Siamo molto orgogliosi di avere questa struttura a Valencia e vogliamo che il maggior numero di persone possa goderne.
Possiamo definire quello Spagnolo come un sistema vincente. Da società come la vostra, Real Madrid, Bracellona e Joventut de Badalona ogni anno escono tantissimi giocatori molto competitivi. Qual’è il segreto del vostro successo?
Penso che, anche se con metodi diversi, il lavoro quotidiano e l’eccellente livello di allenatori che abbiamo in Spagna sia una delle chiavi. Iniziare a lavorare con metodi molto professionali fin da giovanissimi è un altro fattore che aiuta.
Alcuni sostengono che avere limitazioni per giocatori stranieri sia fondamentale per far crescere generazioni di giocatori autoctoni. Eppure in ACB giocano diversi stranieri ma la Spagna è una delle nazionali più forti al mondo a livello professionistico e giovanile.. Cosa ne pensi?
Avere limitazioni sui giocatori stranieri può aiutare il giocatore nazionale ad avere più importanza, in Spagna una quota minima di giocatori nazionali è anche obbligatoria in ogni squadra. Come abbiamo detto, i club investono in formazione e fanno un buon lavoro che si riflette nei risultati delle nostre giovani squadre. La continuazione di questo lavoro da parte dei club e l’interesse per il fatto che i giocatori di punta arrivano ai club di ACB significa che abbiamo anche un buon livello medio nelle squadre.
Reclutate anche giocatori fuori dalla Spagna ma l’impressione è che non lo fate in modo massiccio come ad esempio Real Madrid e Barcellona. E’ una scelta dovuta al fatto di voler puntare soprattutto ai giocatori del posto o è una casualità ?
L’Alqueria è nata per valorizzare prima di tutto i talenti locali e aiutare la crescita dei giocatori del posto. Noi proviamo con la nostra decisione a migliorare il profilo di quel giocatore. Reclutare giocatori all’esterno è davvero inusuale.
Quali sono alcuni dei prossimi giocatori provenienti dalla vostra cantera che potrebbero giocare nei prossimi anni in prima squadra? c’è qualche nome interessante?
Abbiamo diversi giocatori che si allenano regolarmente con le squadre principali e giocano nei campionati juniores o di sviluppo. Alcuni come Josep Puerto o Guillem Ferrando, che hanno già debuttato per qualche minuto con la squadra ACB e POI ABBIAMO prospetti come Millán Jiménez o Lucas Mari; Nelle donne, Lorena Segura si unirà alla squadra principale la prossima stagione e ci sono interessanti prospetti U18 come Claudia Contell o Aitana Blasco tra gli altri che potrebbero salire.
Quali sono le società che lavorano meglio in Spagna e in Europa a livello giovanile?
Credo che ci siano molti club spagnoli che lavorano molto bene nella formazione e non sono in grado di dire se uno sia migliore dell’altro, lo stesso a livello europeo. Ogni club ha una filosofia di lavoro, ma tutti stanno alzando il livello dei loro giocatori.
In Italia il movimento cestistico non è più a livello top, sono poche le squadre di livello Europeo e i talenti faticano ad emergere. Come vedi la situazione dal tuo punto di vista? Cosa dovrebbero fare le squadre Italiane per tornare a livello top?
Ho difficoltà a commentare perché non conosco a fondo la pallacanestro italiana, ma sono sicuro che le società stanno lavorando anche ai loro progetti per il futuro. È evidente che l’investire nella formazione deve essere un pilastro importante all’interno della struttura dei club per generare talenti. Anche la formazione in età precoce si è rivelata un fattore importante.
Quali sono i prossimi progetti dell’alqueria del basket?
Come ho già detto, sono molti i progetti in corso in tutti i dipartimenti che compongono L’Alqueria; continuare con la formazione dei nostri giocatori con l’obiettivo che alcuni di loro raggiungano la prima squadra, la 1ª Cattedra di Basket in collaborazione con l’Università di Valencia, i Campi Tecnici e i summer workout, i tornei amichevoli e le partite ufficiali del club e delle varie squadre…Anche se in questo momento una delle sfide più importanti è tutta la progettazione che si sta realizzando per poter continuare a lavorare con tutte le misure di sicurezza sanitaria che il Covid-19 richiede. È importante seguire tutte le raccomandazioni delle autorità per poter continuare con tranquillità.