Luke Sikma:” Melli fortissimo e sottovalutato, Procida…”

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Luke Sikma

La versione testuale dell’intervista in esclusiva a Luke Sikma, ala dell’Alba Berlino e compagno di Gabriele Procida.

In rete si trova una storia sulla casa a Seattle. Tuo papà ne ha comprata una e poi l’ha venduta a Bill Gates. Confermi?

Sì: è dove sono nato. Tanto tempo fa papà l’ha venduta a Bill Gates, è una coincidenza divertente. Non so se il valore sia raddoppiato, ma tant’è (ride, ndr)!

La tua decisione di venire a giocare in Europa dopo la carriera nel college da cosa è stata determinata?

L’opzione NBA, per uno statunitense come me, era sempre nei radar. Quando sono uscito dall’università era l’anno del lockout, quindi ho valutato subito l’opportunità di venire qui in Europa per giocare, guadagnare qualcosa e sperimentare una nuova cultura. Ormai sono 12 anni che sono qui: se me l’avessero detto al college non ci avrei minimamente creduto!

Cosa ne pensi della storia dei Seattle Supersonics? Ti aspetti che tornino in NBA?

Lo spero davvero. Sono cresciuto come un loro fan. Quando sono stati spostati a OKC ci sono rimasto male: mio papà ha giocato lì, durante gli anni della high school andavo a vederli il più possibile. Incrociamo le dita: la possibilità di tornare sono ora più alte che mai. La città sarebbe pronta ad accoglierli nuovamente, il supporto era incredibile.

Tuo papà ha giocato tanto e bene in NBA: hai mai sentito questa ulteriore pressione quando sei diventato professionista?

Certo, ma non direttamente da mio papà. Mi sono avvicinato davvero al basket quando ero al liceo, prima ho fatto molti altri sport; la gente vedeva il cognome sulla maglia e si aspettava tanto, ma da parte di mio papà e della mia famiglia non c’era nessun carico aggiuntivo. Ora sono semplicemente orgogliosi di quel che sono diventato: per me è un grande onore portare questo cognome!