Possiamo dire che sia un periodo di grande ritmo per Simone Fontecchio che, la notte scorsa, è stato il miglior marcatore degli Utah Jazz. Al netto di questo exploit, sta guadagnandosi sempre più spazio rosicchiando minuti su minuti nelle rotazioni di Utah. Una grande notizia dopo un primo anno difficile, ma fatto di lavoro, dedizione, tenacia e fiducia nei propri mezzi. Lo scenario sembra cambiato e dai piccoli rumors di un ritorno in Europa l’anno prossimo sembra che per lui spazio NBA ci sia, anche perché ne può fare tranquillamente parte. Anche i compagni hanno grande fiducia, basti pensare che a una tripla piazzata con spazio davanti alla panchina, avevano già alzato le mani prima del tiro, come si fa con Steph Curry. Se non è fiducia questa…
Ne abbiamo parlato questa settimana a Backdoor Call con Marco De Benedetto, contestualizzando il ragionamento NBA-Eurolega e poi dando qualche retroscena sulla sua scelta da parte dei Jazz.
Fontecchio e la sua crescita
Sul fatto che ci possa stare in NBA non ci sono dubbi, sul fatto che sia determinato anche, perché lo dimostra la sua carriera anche pre-NBA, però ti posso dire con sicurezza che lui è molto stimato, al di là delle partite recenti che hanno fatto rumore, assieme alle dichiarazioni del coach. Ma lui, per come si è posto, quello che ha dimostrato e per come lavora, è sempre stato super stimato dagli Utah Jazz, che peraltro hanno fatto un lavoro di scouting prima di prenderlo molto importante, molto dettagliato, sapevano esattamente chi stesse arrivando e anche quello che voleva fare.
Qualcuno poi ha detto che lui fondamentalmente venga usato come tiratore basta. Sì in certe fasi del gioco e del sistema di Utah attuale è vero, ma loro hanno benissimo in mente il fatto che lui non sia un tiratore e basta, quindi non bisogna sempre pensare che siano così sprovveduti, anche perché nel loro caso non lo sono per niente e hanno fatto un lavoro molto focalizzato su di lui e sulla sua crescita.
La situazione NBA-EuroLeague
Per un Micic che sta facendo fatica e poco spazio, c’è un Fontecchio che, in un altro momento della sua carriera, sta lottando e ha voglia di farlo e pian piano trovando spazio anche magari nell’arco di due stagioni, quindi un caso è un po’ diverso dall’altro. Ovvio che potrebbe aumentare l’interscambio di giocatori, cioè non solo gli europei che provano ad andar di là potrebbero essere tentati a tornare più in fretta, ma anche i giocatori americani che in questo momento sono magari tentati di stare là ancora un po’ per provarci, potrebbero venire di qua più rapidamente. Potrebbe essere un piccolo contraltare all’ascesa fortissima di Australia e Giappone per dire. Infatti EuroLeague si sente di avere dei rivali.