Stephen Thompson: “Far parte di un gruppo vincente serve per crescere”

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Stephen Thompson Jr., guardia della UNAHOTELS Reggio Emilia, ha parlato ai nostri microfoni descrivendoci le differenze e le difficoltà incontrate nel passaggio da A2 ad A1 e come i giocatori più esperti della squadre lo abbiano aiutato ad ambientarsi, ma anche quali sono i suoi obiettivi per questa stagione e per il futuro.

– Quali sono le principali di differenze che hai notato venendo a vivere l’anno scorso dall’America all’Italia? E tra questi aspetti c’è qualcosa in cui hai faticato ad ambientarti?

La differenza principale che ho incontrato tra USA ed Italia parlando della vita di tutti i giorni è lo stile di guida. Ho dovuto adattarmi perché le strade e i parcheggi italiani sono molto più stretti di quelli americani. All’inizio ero un po’ nervoso, anche perché ci sono un sacco di rotonde, soprattutto a Reggio Emilia, invece che i classici semafori a cui ero abituato. Comunque, ci ho già preso la mano ed ora riesco a guidare tranquillamente.

– Lo scorso anno giocavi in A2 mentre ora sei nella massima categoria: cosa è cambiato in questo “passo in avanti”? Hai notato molte differenze ?

a principale differenza sta nelle dimensioni dei giocatori.
In Serie A1 sono tutti molto più grossi e alti rispetto alla Serie A2: questo ovviamente contribuisce a rendere più alto il livello di gioco.

– Quanto e come la presenza di figure esperte, come Caja, Cinciarini e Baldi Rossi ad esempio, hanno aiutato e velocizzato il tuo processo di ambientamento a Reggio Emilia?

Le figure esperte mi stanno davvero aiutando molto quest’anno.
Cerco di assimilare tutto quello che posso da loro, ascoltarli e mettere in pratica i loro consigli.

– Quali sono le tue caratteristiche e le tue migliori qualità e quale apporto stai dando e potrai ancora dare alla squadra? Mentre su quali aspetti stai lavorando per migliorare?

Tutti i giorni lavoro per essere un giocatore migliore, lo faccio in ogni area del mio gioco indistintamente.
L’obiettivo è contribuire ogni giorno di più ad aumentare le vittorie della mia squadra.

– In questa stagione per la prima volta nella tua carriera stai affrontando una competizione europea: quali sono state le tue prime impressioni e cosa ne pensi di questa nuova sfida?

La FIBA Europe Cup è una sfida nuova per me perchè per la prima volta disputo una competizione internazionale.
La cosa più particolare a cui adattarsi è una nuova routine settimanale: adattarsi ai viaggi, a settimane con ritmi differenti l’una dall’altra.

– Quali sono i tuoi obiettivi, sia personali che di squadra, per questa stagione e per il futuro?

I miei obiettivi vanno a pari passo con quelli della squadra: far parte di un gruppo vincente è il modo migliore per crescere anche individualmente come giocatore.
Questo è il mio obiettivo, vincere.