La GeVi Napoli supera la Carpegna Prosciutto Pesaro al termine di una gara in cui prova a strappare nel punteggio più volte prima di trovare la fuga buona nel quarto periodo. 11 punti di distacco sono figli anche del crollo finale degli uomini di Repesa, nonostante ben 5 uomini in doppia cifra. Migliore in campo all’unanimità Elijah Stewart che sfodera un vero e proprio show offensivo (29 punti) e si merita i cori M-V-P del PalaBarbuto; bene anche Howard tra i partenopei, mentre per Pesaro si segnalano le buone prestazioni di Abdur Rakhman e Cheatham.
GeVi Napoli
Michineau 7: trova spesso il corridoio per andare in penetrazione, in difesa si spende su Moretti con efficacia.
Howard 7,5: 20 punti, quasi tutti in momenti importanti della partita; riceve due generosi regali dal difensore ma i liberi vanno sempre segnati.
Stewart 8,5: semplicemente monumentale; stavolta è nel match con continuità e diventa un incubo anche nella propria metà campo per gli avversari, totale.
Wimbush 6: mezzo voto in più per il sacrificio nel terzo quarto da pivot atipico, operaio specializzato.
Williams 6,5: la prima parte di gara lo vede condizionato dai falli, uno dei quali opinabile; Pancotto lo lascia in panchina per tutto il terzo quarto, nel quarto periodo dà il là alla fuga con la sua energia; storie tese con Totè.
Young 5,5: Pancotto gli concede pochi minuti, lui ci mette qualcosa ma troppo poco; mezzo voto in più per l’assist no look con cui manda a canestro Zerini.
Uglietti 6,5: attacca chiunque si trovi a passare dalle sue parti, tiene i mismatch rendendo la vita impossibile all’avversario; un Welsh Corgi abbastanza incarognito.
Dellosto s.v.
Zerini, 6,5: soffre inizialmente Kravic, poi gli prende le misure e segna i suoi 6 punti in maniera consecutiva nel momento in cui Pesaro provava a spaccare la partita; esce nel terzo quarto per il quinto fallo.
Grassi n.e.
Bamba s.v.
Matera n.e.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Moretti 4,5: l’area non la vede mai, dall’arco ci prende poco, regala 6 liberi agli avversari per due ingenuità, involuzione evidente.
Abdur Rakhman 6,5: in crescita rispetto alle recenti prestazioni, per lunghi tratti si alterna con Cheatham nel tenere in mano le redini dell’attacco della Vuelle; cala vistosamente nel finale, commettendo anche errori da matita blu.
Charalampopoulos 5: il suo apporto si riassume in una tripla e qualche azione difensiva; fatica a puntare il canestro, dal perimetro non è giornata (1/4).
Cheatham 7: finché lui c’è e ha fiato la Vuelle resta aggrappata alla partita; quando si appanna, Napoli scappa.
Kravic 5,5: inizio incoraggiante, poi perde energia ed il suo apporto ne risente.
Gudmundsson 4: Repesa sceglie lui al posto di Daye nel turnover obbligato; lui sceglie di mandare un suo sosia non particolarmente avvezzo al gioco della pallacanestro.
Delfino 7: lo vedi usare il corpo, rilasciare il pallone, comprendere il gioco e pensi che lui fa tutto questo a 40 anni; meriterebbe l’insufficienza morale per la vergogna che fa sentire a tutti gli altri quarantenni d’Italia; FENOMENO.
Visconti 5: parte anche con il piglio giusto ma commette subito due falli e la sua partita è praticamente finita al 2′ del primo quarto.
Tambone 6: almeno ci prova e mette piede in area con intenzioni bellicose, ottenendo qualcosa.
Totè 6,5: a Napoli non ha lasciato un bel ricordo e si preoccupa di essere ancor più antipatico ai suoi ex tifosi sfoderando una prestazione solida dove il suo talento rende vana la buona difesa di Williams in più di un’occasione; con il dirimpettaio, poi, ha qualche scaramuccia nel primo tempo.
QUI le statistiche dell’incontro