“In che senso Teodosic alla Virtus? Quel Teodosic?”: quando nel luglio 2019 la Virtus Bologna ha annunciato la firma di un biennale con opzione per il terzo anno con Milos Teodosic, la reazione più comune è stata questa. Dopo un’infelice esperienza NBA ai Clippers, il Mago di Valjevo è stato il primo grande colpo della rinascita del basket italiano, per il quale tutta la LBA deve ancora rendere grazie. Non solo perché ha “provocato” le operazioni di mercato successive dell’Olimpia – vedasi il Chacho, sbarcato a Milano nel giro di un paio di settimane dall’accordo tra le Vu Nere e il play serbo – ma perché ha convinto a catena altri gruppi imprenditoriali a vedere la pallacanestro, pur con tutte le storture e i limiti strutturali che ancora oggi permangono, come qualcosa di bello e stimolante in cui investire.
Tralasciando per un attimo il punto di vista del ritorno d’immagine di cui tutta l’Italia a spicchi ha recentemente goduto, pensare a Milos Teodosic in maglia Virtus senza esaltarne la bellezza sul parquet e l’argenteria collezionata nel quadriennio bolognese.
Già solo il mero elenco dei trofei e dei riconoscimenti individuali di Teodosic con la canotta bianconera dovrebbe riconsiderare la definizione di “vincente” nel vocabolario sportivo: 1 Scudetto (2020/21), 2 Supercoppa (2021, 2022), 1 EuroCup (2021/22), 2 All-EuroCup First Team (2020/21 e 2021/22), 1 LBA Finals MVP (2021) e 1 EuroCup Final MVP (2022). Il migliore nei momenti più topici e caldi, colui che più ha impattato nella mente e nel cuore dei tifosi della Virtus.
Quanto separare il possibile dolore che procurerà con canestri e assist nel Round 4 di EuroLeague del PalaDozza dal ricordare cosa ha fatto vivere sino a qualche mese prima? Quanto rimanere estasiati dalle visioni palla in mano di Teodosic e quanto rimanerci male perché le manifesta contro la squadra di cui si è tifosi? Forse sì, per i 40′ di gara Teodosic sarà un play serbo qualsiasi, da cercare di mettere fuori ritmo con le buone o con le cattive. Ma appena prima e appena dopo la Virtus e i virtussini potranno tornare a riabbracciare il proprio Milos. добродошао назад, чаробњаче!