Trapani Shark: le tre chiavi playoff

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Amar Alibegovic
Foto Fabrizio Bertani/Ciamillo-Castoria

22 Settembre 2024, Trapani Shark e Olympiacos si affrontano in una amichevole pre campionato di lusso al Palashark. Roba da intenditori. Il match lascia una traccia importante, molto importante. Trapani regge l’urto devastante degli avversari, dimostra con orgoglio, sacrificio difensivo e personalità di poter dire la sua in un campionato che si prospetterà livellato verso l’alto. E così sarà. Trapani protagonista assoluto in LBA, i greci alle Final Four di Eurolega. Un segno del destino.

Come arriva Trapani

Posta in archivio la delusione per l’eliminazione amara in Coppa Italia, Trapani dimostra di farne tesoro. Costruisce record di ogni tipo, impone la propria pallacanestro pressoché dovunque e riceve consensi e riconoscimenti per il suo impianto di gioco soprattutto nella fase offensiva con numeri e statistiche da capogiro. In generale, la condizione fisica appare ottima, senza particolari problemi da segnalare. È evidente, come da esempio, che nella ultima trasferta della stagione regolare, la squadra ha dimostrato solidità mentale e forza psico-fisica eccellente, recuperando un parziale negativo severo e sfiorando una vittoria, che poteva risultare epica.

Punti forti

Alzare costantemente il livello nell’atteggiamento difensivo dovrà essere l’obiettivo imprescindibile se si vorrà arrivare fino in fondo. La lucidità difensiva, giocando ogni due giorni, sarà necessariamente il tema di ogni gara. E Trapani ne ha i mezzi. La panchina lunga rappresenta una risorsa fondamentale e l’alternanza di protagonisti per ogni match, non da punti di riferimento chiari agli avversari, complicandone notevolmente le letture.
Nel corso della regular season, abbiamo visto che Trapani non ha un leader in campo; ma sul campo. Jasmin Repesa, indiscusso condottiero e sopraffino stratega, ha plasmato i propri giocatori in modo autorevole ed autoritario, con una gestione complessiva straordinaria, grazie ad un “ campionario “ di soluzioni eccellenti.

 

IL FASCINO DELLE PAROLE. Era una mattina di mezza estate. Da poco passate le 8:30. Testimone involontario della trattativa più importante, che avrebbe portato da lì a poco il condottiero ad accettare la panchina degli Shark. Sentii per la prima volta pronunciare la parolina magica. Ho sorriso insieme a lui. Aveva ragione. Si può fare. Guardiamo tutti con molto rispetto, comunque vada. Si può fare.

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