Il 30 Settembre si è svolta a Trento la presentazione ufficiale del lituano Eigirdas Zukauskas. Il Direttore Sportivo della Dolomiti Energia Trentino Rudy Gaddo gli ha dato il benvenuto con queste parole:
Eigirdas è un giocatore che abbiamo cercato quest’estate perché ha delle caratteristiche di cui avevamo bisogno, come la sua capacità di tirare, la sua intelligenza cestistica, la sua conoscenza del gioco e la sua esperienza. Abbiamo avuto un assaggio di queste qualità nel corso della gara di Reggio Emilia nonostante Eigirdas fosse ancora condizionato dal problema alla schiena lamentato nell’ultima settimana di preseason. Siamo molto contenti che abbia sposato il nostro progetto perché crediamo che sia un giocatore molto importante e che ci aiuterà sia in campionato che in Coppa.
La parola è passata poi a Zukauskas:
Le tue prime impressioni su questa nuova esperienza a Trento?
Questo primi mesi di prestagione sono stati stimolanti, i vari infortuni sono stati un problema ma devo dire che li abbiamo piano piano risolti. Il primo match a Reggio Emilia è andato bene e sono curioso di vedere cosa faremo nelle prossime partite.
Com’è stata la trattativa che ti ha portato qui a Trento?
Il mio agente durante l’estate mi ha fatto sapere che Trento era interessata a me e mi ha parlato molto bene del club, successivamente ho ricevuto le chiamate di Rudy (Gaddo) e Paolo (Galbiati) che mi hanno spiegato i loro progetti sul gruppo che stavano costruendo e quello che mi sarebbe stato richiesto. In generale è stata una bella chiacchierata che mi ha portato ad accettare la loro proposta senza farmi troppi scrupoli.
Com’è la tua situazione fisica?
Questo infortunio alla schiena ha rallentato il mio processo di preparazione alla stagione, ma grazie all’aiuto dello staff e dei compagni sono riuscito a recuperare.
Cosa ne pensi del gioco di coach Galbiati? Pensi si possa sposare bene con le tue caratteristiche?
Il primo impatto è stato molto buono. A Paolo piace parlare tanto con tutti: giocatori, assistenti, membri dello staff. Credo che questa sua eloquenza sia fondamentale per noi giocatori, ci aiuta a capire meglio cosa il coach vuole da noi.
Cosa si aspetta da te?
Non c’è una cosa che devo fare in particolare, naturalmente mi è stato chiesto di fare il meglio possibile, perciò difendere il più forte possibile, cercare i miei punti di forza in attacco senza forzare.