Tullio Lauro: il lungo addio (di Werther Pedrazzi)

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Lauro
Grafica di H3mlock

Lo scorso 4 giugno “A Better Basketball” ci ha regalato una magnifica serata di memoria, in ricordo di Tullio Lauro, un grande giornalista e un grande amico, nel ventennale della sua, drammaticamente prematura, scomparsa, a soli 54 anni. E’ stato più che bello, molto edificante, sapere che il basket, e non solo, non lo ha dimenticato. Che ancora è viva l’eco assordante del suo multiforme ingegno. Attivista politico nel Partito radicale, allenatore che ha portato il basket femminile di Villasanta dalla Promozione fino alla serie A2, giornalista a Giganti del basket e Magic basket, telecronista a Telenova e Tele+, prolifico scrittore i cui titoli più importanti rimangono “Virtus cinquant’anni di basket”, “Italian basket”, “Vivendo giocando” (con Mike D’Antoni), “La Bibbia del basket” (plurime edizioni annuali, con Guido Guida) ed “Emozioni – Lucio Battisti vita mito note” (scritto con Leo Turrini).

Noi ci siamo ritrovati a pensare che “A better basketball” organizzando quella magnifica serata, con alla consolle Andrea Bassani, Luca Chiabotti, Giorgio Lauro, il nipote di Tullio e star radiofonica di “Un giorno da pecora”, e Flavio Tranquillo, abbia anche dato la giusta risposta alla domanda con la quale esattamente venti anni fa chiudevamo il nostro pezzo finale su Superbasket, esaudendo anche la nostra recondita speranza… Chissà se il basket serberà di te la giusta memoria? Hanno risposto in molti: presente!

Per questo siamo andati a cercare il “reperto”, per ripresentarvelo… 

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