I brividi di una possibile retrocessione, aspirazioni di playoff e, tanto per concludere, una salvezza conquistata alla penultima giornata, grazie a un canestro più fallo di Adrian Banks negli ultimi istanti del match contro la Virtus Bologna al Palaverde. Una stagione vissuta sulle montagne russe da squadra e tifosi, sprofondati nei peggiori pensieri dopo un avvio che ha visto la Nutribullet vincere 2 delle prime 10, tra cui gli scontri diretti con Napoli, Reggio, Scafati e Verona. Poi, le 6 vittorie nella parte centrale del campionato hanno lasciato spazio a speranze inattese, con TVB a ridosso della zona playoff, prima degli alti e bassi che hanno costellato la fase finale in cui Treviso ha dovuto sudare fino all’ultimo per conquistare la permanenza nella massima serie. La svolta della stagione è rappresentata dall’addio di Michal Sokolowski, rimasto controvoglia in estate, e dall’arrivo di Octavius Ellis, un’aggiunta che ha permesso alla Nutribullet di trovare una dimensione diversa nel pitturato. A fare il resto ci hanno pensato Iroegbu, Sorokas e Banks, uomini chiave della salvezza, per un motivo o per l’altro. La festa in campo per la vittoria contro la Virtus rende l’idea di quanto abbia significato per squadra, tifosi e società raggiungere questo traguardo. Adesso si apre una nuova era, di cui faranno sicuramente parte Faggian (appena rinnovato per 5 anni, gli ultimi 3 con uscita da ambo le parti) ed Alessandro Zanelli, mentre si aspetta a breve la decisione di Jantunen.
Staff, proprietà e back office di TVB
La sensazione è che tutti in questa stagione abbiano fatto il massimo con le risorse a disposizione, in un anno che si è rivelato poi di transizione considerato l’arrivo di Frank Vitucci e Simone Giofrè al posto di Marcelo Nicola ed Andrea Gracis. Treviso ha pagato la troppa fretta di chiudere il roster in estate, trattenendo un Michal Sokolowski mai davvero in sintonia con Nicola (e poco compatibile con il backcourt) e firmando Derek Cooke jr. invece di provare ad attendere qualche occasione di mercato. Tuttavia, la proprietà è intervenuta in corsa per raddrizzare le cose, con ottimi risultati per quanto riguarda Ellis, un po’ meno per Invernizzi, chiamato a sostituire Sokolowski. Voto 6.5 alla proprietà.
Difficile dare un giudizio invece allo staff tecnico, a tratti incapace di costruire un gioco offensivo che andasse oltre le invenzioni di Iroegbu e Banks e le furbate di Sorokas, insomma, di costruire azioni effettivamente studiate. Meglio invece nella lettura di determinate situazioni difensive determinate dall’avversaria di turno. In sintesi, l’obiettivo è stato raggiunto, e questa era la cosa più importante, ma rimane la sensazione che questo roster avrebbe potuto fare comunque qualcosina in più, soprattutto contro le dirette avversarie per la salvezza, soprattutto considerato il carattere di Marcelo Nicola, che avrebbe dovuto indirizzare i giocatori con più cattiveria di quanta gli stessi non abbiano espresso in campo in partite determinanti, ma è difficile stabilire su chi possa ricadere la colpa non essendo all’interno degli spogliatoi. Due anni e due salvezze conquistate meritano comunque una sufficienza abbondante, così come legittimano la delusione di Nicola stesso in seguito alla chiamata di Vitucci. Voto 6.5 allo staff.
I giocatori
Banks 7: regala ufficialmente la salvezza alla Nutribullet con il “contestato” (sponda Virtus) and-one su fallo di Shengelia al Palaverde, ma la sensazione è che in tanti altri momenti della stagione avrebbe potuto dare di più alla causa trevigiana, soprattutto contro le rivali nella corsa salvezza. Tuttavia, il rendimento nelle altre partite compensa queste mancanze, vedere i 29 punti nella clamorosa vittoria in casa di Tortona o i 29 nel primo successo stagionale di TVB contro Sassari al Palaverde.
Iroegbu 7.5: dinamite pura, con i suoi pro ed i suoi contro, anche se, escluso il 2/20 contro Varese, non va mai davvero fuori giri. A volte tenta di caricarsi la squadra sulle spalle dimostrando grande carattere, ma non sempre ci riesce. In una squadra che difetta di schemi veri e propri, risulta fondamentale grazie alla sua capacità di costruire un tiro dal palleggio e ad un ottimo primo passo per bruciare il diretto avversario verso il canestro.
Sarto ng: rapporto mai sbocciato tra il prodotto del vivaio di TVB e Marcelo Nicola, rilasciato il 15 febbraio dalla società e tornato in A2 per vestire la maglia di Casale.
Ellis 7.5: da tempo a Treviso non si vedeva un centro con movimenti fronte e spalle al canestro insieme. Spesso in difficoltà dal punto di vista fisico contro pariruolo di taglia fisica maggiore, compensa con la tecnica nel pitturato e, quando serve, anche con la cattiveria necessaria tra falli e stoppate. Pescata decisiva da parte della proprietà per mantenere la categoria.
Zanelli 7: Tornato alla case madre dopo tempo immemore, dimostra ogni giorno ed ogni partita quanto significhi per lui giocare per Treviso. Ha il compito di uscire dalla panchina per portare ordine in attacco ed aggressività in difesa; nella buona e nella cattiva sorte, è sempre stato lui l’ultimo a mollare.
Jurkatamm 6.5: uno dei più grandi misteri della stagione, poco e male utilizzato quando avrebbe potuto rivestire ben altro ruolo, soprattutto grazie alle sue capacità difensive. Quando entrato in campo ha sempre cercato di dare il proprio contributo, a volte esagerando a causa della troppa voglia di dimostrare.
Sorokas 8: cuore pulsante della stagione della Nutribullet, MVP per distacco. Giocate intelligenti, triple pesanti, rubate fondamentali ai fini delle partite. Non è un caso che i tifosi si siano affezionati al lungo lituano fin da subito, capace di esaltare il pubblico come nessun altro in questa annata tortuosa per Treviso. E non è un caso che gli stessi tifosi abbiano preso a malincuore la mancata conferma da parte della società per la prossima stagione.
Faggian 6.5: chissà cosa sarebbe successo se Belinelli avesse segnato il libero causato dalla sua pestata su rimessa laterale della Virtus nella penultima giornata di campionato. Ecco, non lo sapremo mai, per fortuna di Treviso. A suon di prestazioni si guadagna il posto in quintetto dimostrando di poter tenere il campo alla grande, il rinnovo quinquennale dimostra grande fiducia nei confronti del giovane azzurro, chiamato ad un altro step di crescita nella prossima stagione.
Cooke jr. 6: nonostante i mezzi tecnici non fossero dei migliori, l’impegno non è mai mancato, anzi. In procinto di volare in Israele in seguito all’arrivo di Ellis, sfodera la miglior prestazione stagionale contro Napoli al Palaverde, permettendo a TVB di conquistare due punti fondamentali in ottica salvezza.
Scandiuzzi 6.5: gettato nella mischia in situazioni di emergenza, il prodotto del vivaio trevigiano prova a tenere testa a centri molto più grandi ed esperti senza sfigurare.
Invernizzi 5.5: per un tiratore di sistema servirebbe… un sistema, ecco. Le colpe del suo mancato impatto in casa Nutribullet non possono essere addossate esclusivamente al giocatore, anche se in alcuni momenti ci mette del suo. Nota positiva, l’impegno a rimbalzo e la voglia dimostrata in difesa.
Jantunen 6.5: un avvio soft, con il passare delle settimane trova sempre più la sua dimensione all’interno della squadra al primo anno in un campionato di livello come quello italiano, comprensibile. Da migliorare la capacità di gestione dei falli e la continuità di rendimento, ma le potenzialità si vedono.
Sokolowski 4.5: svogliato, a tratti addirittura dannoso, lontano parente del giocatore intravisto nella prima avventura a Treviso. Se lo scorso anno aveva lasciato delusi, questo è stato ancora peggio, il suo passaggio al Besiktas ha permesso alla società di intervenire sul mercato sistemando le cose.
Simioni sv: qualche comparsata prima di un infortunio alla spalla che lo ha tenuto ai box per enorme parte della stagione.