Il lunch match domenicale del 26esimo turno di Serie A vede sfidarsi la Dinamo Sassari e la VL Pesaro al PalaSerradimigni. Si presentano con ranghi ridottissimi gli uomini di Sacchetti, mentre i padroni di casa per la prima volta si trovano senza Stefano Gentile partito in direzione Trapani.
Ad iniziare meglio la gara sono proprio i sardi, che entrano con più ordine e decisione in campo riuscendo a portarsi subito in vantaggio con le iniziative in uno contro uno di Tyree. Pesaro non lascia però scappare gli avversari, e anzi si rifà sotto grazie alle buone percentuali da tre, derivate dai tiri creati dal post di Cinciarini. Un momento di grazia di Tambone concede addirittura il sorpasso e l’allungo sul +6 ai marchigiani, con Sassari che fatica a contenere le iniziative avversarie. A fine secondo quarto il risultato dice 46-50 per una Pesaro ai minimi termini numericamente, ma molto positiva per l’atteggiamento mostrato in campo.
Al rientro dagli spogliatoi, la Dinamo torna in campo con più lucidità e riesce a portarsi nuovamente avanti alzando il ritmo della gara, spinta dai canestri del solito Tyree. Dall’altro lato Pesaro, tuttavia, continua a non mollare e trova risorse da giocate individuali, anche estemporanee. Sul finire di terzo quarto Sassari sembra comunque averne di più e si porta in vantaggio sul +6. Negli ultimi dieci minuti di gioco, sale in cattedra Wright-Foreman che di nuovo riavvicina i suoi e li porta addirittura al sorpasso. La Dinamo perde troppi palloni, si fa sfuggire l’inerzia della gara e ci pensa poi Trevon Bluiett a mettere la parola fine sul match con due triple e un’ultima ottima difesa su Jefferson. Vittoria fondamentale per Pesaro in chiave salvezza nonostante l’emergenza. Risultato finale: 91-96.
Dinamo Sassari
Cappelletti 6: inizia male perdendo due palloni molto banali, si rifà nella seconda parte di gara portando ordine e un paio di canestri importanti.
Treier ne
Tyree 8: spinge l’attacco di Sassari a rimanere attaccato a Pesaro a forza di canestri e ottime giocate in uno contro uno.
Kruslin 4: impalpabile nel corso di tutta la partita, con diversi errori anche in difesa.
Raspino ne
Gandini ne
Diop 5: non riesce a sfruttare le mancanze di Pesaro sotto canestro e non trova mai ritmo nel corso dei 40 minuti.
Gombauld 6.5: perfetto dal campo con un 6/6 da due punti, si adatta meglio del compagno Diop ai ritmi veloci della partita.
McKinnie 7: ancora una buona prestazione dell’ex Warriors, che trova il canestro anche dalla lunga distanza e si dimostra prezioso sotto i tabelloni.
Jefferson 6: i primi minuti della partita sembrerebbero recitare un copione già visto, con il playmaker sassarese molto in palla, ma più avanzano i minuti e più l’americano esce dalla gara.
Charalampopoulos 6.5: il greco si conferma mister utilità non eccedendo mai nel cercare di essere decisivo, ma piazzando le giocate giuste al momento giusto.
Victoria Libertas Pesaro
McDuffie 6.5: il talento a sua disposizione non fa notizia, e l’americano lo mette in mostra in più occasioni con giocate anche molto difficili.
Bluiett 7.5: silenzioso per gran parte del match, è lui a piazzare le giocate decisive nel finale e vincere la partita per i suoi. Glaciale.
Visconti 6: non ha molti minuti a disposizione e si fa notare solo per una tripla segnata.
Wright-Foreman 8: se Bluiett ha vinto la partita, l’ex Capitanes è il motivo per cui Pesaro è arrivata fin lì. Nel secondo tempo, quando Sassari sembrava avere l’inerzia, è lui a riportare a contatto (e in vantaggio) i suoi. MVP.
Ford 7: da cinque sfrutta la sua velocità e la sua pericolosità nell’aprirsi dall’arco per piazzare alcune giocate importanti.
Maretto ne
Tambone 6.5: il capitano brilla in uno sprazzo di dominio nel secondo quarto, per poi farsi più silenzioso ma sempre presente.
Cinciarini 7.5: chiude con 8 punti, 7 rimbalzi e 6 assist ma il tabellino non rende giustizia alla sua importanza nel gioco di Pesaro, soprattutto nelle occasioni create spalle a canestro.
Mazzola 7: prestazione da veterano per il lungo italiano, che combatte sotto canestro e punisce da oltre l’arco.