Up and down, paradiso Zalgiris e inferno Olimpia: il gameplan

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Matthew Mitchell (Zalgiris Kaunas) & Giampaolo Ricci (EA7 Emporio Armani Olimpia Milano)

Al Forum va in scena una delle vittorie più incredibili nella storia dell’Eurolega. Milano prima domina, tocca il +27 e si affaccia sull’ultimo quarto con un +18, salvo poi subire un 37-16 di parziale nell’ultimo quarto e perdere la partita per 82-85.

Zone press che ti passa

Nel momento di massima difficoltà lo Zalgiris chiama la zone-press per mettere freno a un attacco milanese fino a quel momento perfetto. Risultato: Olimpia che perde ritmo e esce lentamente dalla partita.

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Trinchieri prova a mettere pressione fin da subito, non si pressa la rimessa ma si usa l’uomo del rimettitore per rimanere in mezzo e raddoppiare la palla quando va su uno dei due lati, o raddoppiare il portatore di palla designato per costringerlo a uno scarico.

L’errore fatale di Milano è come non abbia attaccato quella zone press, anche nei momenti in cui superava la prima linea e aveva un enorme vantaggio. Idea di controllare il cronometro, non sfruttando i vantaggi generati da una difesa così estrema.

Errore concettuale ancore prima che di esecuzione.

Bolmaro e tango argentino

L’ottimo primo tempo milanese è ispirato dall’ingresso di Bolmaro. La sua presenza ha in primis permesso un innalzamento della pressione difensiva e successivamente ha contribuito a una maggior pericolosità dal palleggio.

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La clip video mostra come abbia prodotto punti in tre modi diversi. Nel primo caso è bravo a sfruttare il movimento di LeDay per tirare fuori la difesa e dare una corsia di penetrazione. Grande atleta, grandi falcate e ottima capacità di andare al ferro.

Nel secondo caso, anche se non è un tiratore naturale dal palleggio, riconosce il mismatch e non esita a prendere il tiro. Non pensa, attacca e ha ragione.

Il terzo caso è il suo ufficio: la conclusione a centro area. Solitamente i suoi pariruolo non hanno quelle dimensioni e quando riesce a prendere la corsia centrale può creare separazione con il difensore grazie ai suoi centimetri.

Sicuramente lo scoring non è il suo mestiere, ma le caratteristiche fisiche possono regalare opzioni in più a Milano.

Pick and roll in salsa lituana

Oltre alla zone-press, è la qualità del pick and roll lituano nell’ultimo quarto a cambiare la faccia della partita. 1,875 ppp con Francisco che produce ben 2,5 ppp.

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Nelle clip video è facile notare come lo Zalgiris abbia lavorato ottimamente per aprire l’area alle sue incursioni. Nel primo caso si parte con lo slip di Sirvydis che lascia Shields in quella terra di mezzo dove non chiude e non ruota, blocco di contenimento di Birutis e Tonut lasciato senza aiuti in 1 vs 1.

Nel secondo caso pick and roll alto di Smailagic, Shields e Mirotic si aspettano che Francisco vada a sinistra ma l’esterno lituano legge e attacca l’area totalmente aperta. A quella velocità l’aiuto di Ricci non può essere tempestivo.

Nel terzo caso si parte con Francisco accoppiato a Dimjitrevic, pick and roll per creare separazione e con Smailagic che forza il cambio per avere un mismatch nei pressi del ferro, dando allo stesso tempo al compagno un accoppiamento da marcare. Step-back e tripla.

Tre azioni estrapolate che danno un’idea della creazione sul pick and roll dello Zalgiris nell’ultimo quarto.

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