Sgranocchiando i popcorn dell’Allianz Cloud, da un tavolo a bordo campo Gerald Beverly guarda l’Urania Milano cogliere la nona vittoria stagionale su Vigevano nella partita che statisticamente vale anche la 150° presenza di Montano e il rimbalzo n°1.000 di Piunti in maglia Wildcats. E se “il Principe” raddrizza una serata non eccezionale (4 punti, 5 assist) con i due liberi dell’86-83 che costringono l’Elachem a un quasi impossibile tiro della speranza, il capitano attinge ancora una volta a quasi inimmaginabili riserve nascoste in attesa che il secondo americano dell’Urania molli finalmente tuta (e popcorn) per dare una mano – e anche qualcosa di più – a un reparto lunghi chiamato da mesi agli straordinari.
Incassati con soddisfazione altri due preziosi punti che valgono la permanenza nella zona alta della classifica, coach Davide Villa afferma che è stata una sfida “vinta con la ragione”, cioè supplendo alla carenza di intensità fisica con la tattica e con il fare quelle piccole, ma efficaci “cose giuste”. Un’occhiata al referto dice poi anche che la sua Urania, in una serata dal 34,5% da sotto, è riuscita a “triplicare” l’energia con le conclusioni da oltre l’arco: 16/30 contro l’8/24 di una Vigevano che invece risulta superiore alla voce rimbalzi (35-34) e assist (19-16, con 10 di Bertetti).
Decisive per l’Urania sono soprattutto le triple di Giddy Potts, MVP assoluto con 26 punti (e uguale valutazione) e un 6/9 dalla lunga che include un paio di parabole scagliate direttamente dall’antistante piazza Stuparich e un altro paio con carambola di tabella (una voluta, l’altra omaggiata dagli dèi del basket). Ma contano anche le prove balistiche iniziali di Lupusor (3/5 nei 13 punti) e quelle a pallone bollente di un Severini (2/3, 8 punti totali), la cui difesa sbatte invece non poche volte sui blocchi che aprono per Vigevano le penetrazioni del top-scorer Smith (27), trascinatore dei suoi al pari di Wideman (19).
Ad affondare gli ospiti contribuiscono poi indubbiamente i 21 punti e i quattro siluri (su 10 tentativi) di Amato, nel cui tabellino risulta però soprattutto prezioso il 7/7 dalla lunetta in un match che vede invece i migliori realizzatori (Potts da una parte, Smith dall’altra) tirare il pallone contro il ferro dalla linea della carità nelle ultime, decisive battute. A non fallire da lì, come detto all’inizio, è inoltre Montano: un 2/2 che mette l’Urania in fiducia per la trasferta pre-natalizia di Latina (23 dicembre, ore 19) prima del derby di fine anno a Desio contro Cantù (30 dicembre, ore 20,30). Con la presenza di Beverly che potrebbe risultare per i tifosi dei Wildcats l’attesa sorpresa sotto l’albero. (Paolo Corio)