Urania Milano: vittoria di 16 sulla Fortitudo, ma soprattutto di squadra

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Alessandro Gentile (credit: Savino Paolella)

Con il cronometro fermo, a fine terzo quarto Alessandro Gentile si alza dalla panchina e chiama a sé Matteo Cavallero per sussurrargli un paio di dritte nell’orecchio. A tre giri scarsi di lancetta dalla sirena, proprio mentre Cavallero infila i liberi del 91-68 che mettono in ghiaccio la partita per l’Urania Milano, Gentile torna a sedersi sulla stessa panchina tra gli applausi dell’Allianz Cloud dopo aver contribuito con 16 punti, 5 rimbalzi e 4 assist in 29’ al vittorioso esordio sulla Fortitudo Bologna.

Alla fine saranno 10 punti in 17’ sul parquet anche per Cavallero e quel link tra l’esperto nuovo compagno e il giovane che trova nuovi spazi è uno dei dettagli che segnalano qualcosa di importante, che va oltre il +16 finale (94-78) e che va a merito di coach Marco Cardani: l’Urania Milano è già una vera squadra, con gerarchie dichiarate ma anche con il coinvolgimento di tutti (come certificano anche i 27 assist totali). E con Andrea Amato e Giddy Potts a fare da “trait d’union” con il passato dopo la rivoluzione estiva: 20 punti per il neo-capitano, con 5/9 da oltre l’arco e con l’aggiunta di 9 assist, 12 punti per l’americano.

Prima di campionato in doppia cifra anche per Leggio (11, con 3/5 dalla lunga) e referto che vede brillare anche i tabellini di Cesana (8 punti, 3 assist), Pagani (7 punti, 5 rimbalzi), Maspero (3 punti, ma con 5 assist e una regia ordinata nei 16’ di impiego) e Udanoh (“solo” 7 punti per il secondo americano, ma con 9 rimbalzi, 3 assist e tanta presenza fisica nel colorato difensivo). Certo l’atteggiamento della Fortitudo, priva di Mian (rientrato a Bologna per la nascita del secondo figlio) e uscita dalla partita già nella prima parte per poi concedere praterie sul perimetro nella seconda, ha contribuito alla prestazione corale dei Wildcats, ma l’impressione è che la struttura portante già ci sia.

Ora, come sottolinea coach Marco Cardani in sala stampa, “c’è da lavorare soprattutto sulla difesa, dove ci sono ovviamente grandi margini di miglioramento”. Mentre l’attacco dell’Urania (54% dal campo contro la Fortitudo, con 14/29 nelle triple l’arco e 19/32 da due) dovrà essere testato anche in situazioni in cui non sarà lasciato così tanto spazio sull’arco e la palla scotterà più di quanto non sia accaduto in questo esordio, in cui i Wildcats hanno comunque avuto anche il merito di saper tenere un vantaggio di grande sicurezza dopo aver preso il largo nella seconda frazione (56-35 all’intervallo, 77-56 alla terza sirena). In questo senso un ottimo banco di prova è già in arrivo mercoledì sera con la trasferta a Verona contro la Tezenis di coach Alessandro Ramagli, sicuramente carica per l’altrettanto prestigioso successo dell’esordio sul parquet di Torino.

Niente turno infrasettimanale invece per la Fortitudo, che ha avuto 21 punti da Freeman, 14 da Bolpin e 13 da Battistini, ma non abbastanza da tutti gli altri, e per la quale coach Devis Cagnardi si auspica una settimana di allenamenti per recuperare energie in vista della trasferta di domenica prossima a Rimini. (Paolo Corio)

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