Valerio Antonini: “Vogliamo subito la finale Scudetto”

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In casa Trapani Shark è tempo di conferenza stampa per lanciare la campagna abbonamenti e, come ampiamente prevedibile, la scena se la prende tutta il patron siciliano Valerio Antonini. A fianco dell’istrionico presidente di Trapani anche il neo allenatore Jasmin Repesa, che ha parlato delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la sfida.

Le parole di Valerio Antonini

Sulle ambizioni

Se vogliamo cambiare la storia della città, oggi abbiamo una occasione irripetibile. Il basket rispetto al calcio è più vicino all’elite. La A2 resta un campionato carino. dove si perdono soldi e c’è un dilettantismo allo sbaraglio.

E’ chiaro che se faccio una squadra importante che poi vince il campionato ma non può partecipare a EuroLeague, è come comprarsi una bella macchina senza motore. Dobbiamo mettere in atto subito tutto quello che è possibile fare dal punto di vista legale per far si che a Trapani ci sia un palazzetto che tra due o tre anni ci permetta di poter giocare in EuroLeague. In serie A gli investimenti sono fuori logica, l’unica possibilità per arrivare a certi livelli e fare l’Europa con un palazzetto da 10 mila posti per generare ricavi. Non siamo a Milano o Bologna, dove straordinari imprenditori fanno donazioni di decine di milioni a perdere. Queste sono cifre mostruose che queste due città, magari, ti permettono di poter recuperare con le tue attività. A Trapani questo è impossibile”.

Sulla situazione con Trovato

“Ci sono situazioni che dobbiamo chiarire io e lui. Lo faremo nelle sedi opportune, perché credo che quando si gestisce da direttore generale un progetto così importante bisogna farlo rispettando innanzitutto la parola data al presidente e poi avendo consapevolezza che si fa il dirigente di un club di Serie A che punta a vincere, o provare a farlo. Faremo un colloquio, o più di uno, per capire in che direzione si va”.

Repesa: “Se mi trovo bene, posso restare a lungo”

Perché Trapani

“Per l’entusiasmo del Presidente, per la tradizione che c’è a Trapani, per un budget di questi tempi non facile da trovare a questi livelli. E, soprattutto, le strutture che abbiamo a disposizione”.

Sugli obiettivi di mercato

“Dobbiamo avere due giocatori che possano creare per se stessi, per la squadra ed essere grandi difensori. Vogliamo un gioco che appassioni, fatto di difesa aggressiva e che corra il campo, questo può rendere anche il palazzo più caldo“.

Sul contratto

“La durata? Per me non è importante. E’ importante una società che abbia ambizioni e voglia di crescere. Come ho detto, qua per me è molto importante avere un presidente ambizioso e un club ambizioso. Ho avuto contratti brevi che sono poi durati a lungo, ho firmato contratti lunghissimi ma me ne sono andato subito. Se mi trovo bene posso restare per sempre”.

Su Trapani

“Oggi Trapani ha rotto gli equilibri del basket italiano, ha interrotto una situazione di bonaccia. Si sapeva già chi doveva vincere, si sapeva già chi doveva lottare. A qualcuno non piace Trapani in questo momento per gelosia, ad altri non piace perché è impaurito da qualcosa di nuovo. io posso dire che non sono venuto a Trapani per vedere il mare, perché a Dubrovnik c’è un bel mare”.

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