Vanoli-Virtus: Cremona è bella perché è varia – LBA GamePlan

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Vanoli

Attenzione alla fisicità e atletismo avversario da una parte, focus sulla versatilità dei lunghi dei padroni di casa dall’altra. Vanoli Cremona-Virtus Segafredo Bologna è un posticipo tra due delle squadre offensivamente più prolifiche ed efficaci dell’intera LBA. La squadra di Cavina, dopo due sconfitte tirate a Venezia e con Reggio Emilia, viene dal doppio supplementare vincente a Scafati, mentre la Virtus gioca al PalaRadi a 48 ore di distanza dalla sfida di EuroLeague con l’Efes. La gestione dei minutaggi e delle rotazioni è sempre nodo e chiave delle sfide bolognesi di LBA, specie quando la sfida europea si gioca il venerdì sera. GamePlan prova ad analizzare, possesso dopo possesso, quali risorse e contromisure gli staff di Luca Banchi e Demis Cavina.

  • Accoppiamenti difensivi, lato Vanoli: McCullough-Cordinier, Pecchia-Dobric, Denegri-Pajola, Adrian-Shengelia, Zanotti-Cacok.
  • Accoppiamenti difensivi, lato Virtus: Pajola-Denegri, Cordinier-McCullough, Dobric-Pecchia, Shengelia-Adrian, Cacok-Zanotti.
  • Scelte estreme difensive e pieno rispetto dei dogmi offensivi per la Vanoli a inizio gara: show&recupero sui P&R centrali della Virtus, scommettendo sulle letture nello short roll di Cacok e sugli scivolamenti laterali del difensore del rollante nel caso l’handler decida di attaccare il cambio; tagli backdoor a punire l’aggressività sul perimetro di Dobric con la finta di consegnato di Zanotti per Pecchia.
  • Difesa perimetrale della Virtus: spezzare qualsiasi consegnato, anche a costo di accumulare fischi a sfavore, anticipo su ogni taglio orizzontale sull’entrata Iverson della Vanoli
  • Cavina alla vigilia ha parlato di correzioni al piano gara solito in risposta a Shengelia e non solo. Un punto centrale è sicuramente la gestione della transizione: Cremona è in fondo alle classifiche di LBA sia per punti segnati che concessi a difese non ancora schierate (1.025 PPP su 8.0 possessi offensivi, 19° percentile in LBA; 1.308 PPP concessi su 10.4 possessi difensivi, 13° percentile in Legabasket), numeri quasi speculari a quelli virtussini (1.323 PPP su 13.0 transizioni a gara in LBA, 81° percentile; 1.085 PPP concessi su 11.8 transizioni difensive, 69° percentile). Prima transizione della Virtus sul recupero di Pajola? Layup mancino di Dobric con Adrian in leggero ritardo. La seconda? Dobric con l’appoggio di destro in 1vs0. La terza? Mickey che attacca Adrian dalla punta dopo il primo ribaltamento. La quarta? Alley oop Dobric-Shengelia. 8-0 di parziale solo con la transizione.
  • I cambiamenti di Cavina si notano anche nella difesa sul post basso di Shengelia: raramente la Virtus ha fronteggiato una deny defense del marcatore primario del georgiano – nel caso specifico Adrian – che punisce immediatamente. Opzione coraggiosa e audace, da ammirare anche solo perché non scontata.
  • Deny defense che fai, deny defense che ricevi: Cremona non ha la stazza per andare spalle a canestro coi suoi lunghi ma con alcuni suoi esterni sì. Dobric riserva a Pecchia lo stesso trattamento offerto da Adrian a Toko. Risultato uguale, anche se derivante da un rimbalzo offensivo di Zanotti. Inizio marchiato da vittorie offensive sulle scelte della difesa.
  • Se invece Shengelia è innescato spalle a canestro in situazioni di P&R, portando un blocco e non ricevendolo, l’indicazione di Cavina è chiara: switch sul blocco, anticipo di 3/4 e raddoppio dall’uomo sulla linea di fondo. Da lì si cerca di far ragionare il più possibile Tornik’e e lavorare sulle rotazioni.
  • Cremona: 1.25 PPS al ferro su 23.4 possessi, 50° percentile E 1.23 PPS per tiro dal palleggio su 15.4 jumper, 94° percentile. Cremona trova anche contro la Virtus soluzioni statisticamente meno redditizie ma comunque efficaci: Denegri dal palleggio dopo l’handoff di Zanotti non sarebbe la scelta più indicata, a maggior ragione se a seguire sui blocchi c’è Pajola, ma la fiducia offensiva degli uomini di Cavina è sotto gli occhi di tutti.
  • Due squadre agli opposti anche per il volume dei giochi a 2, ma non per l’efficacia: sia la Vanoli che la Virtus sono tra le migliori in Italia per l’efficacia dei P&R (0.915 PPP Cremona, 81° percentile; 0.886 Bologna, 69° percentile), ma la Vanoli arriva alla sfida del PalaRadi avendone giocati sostanzialmente il doppio rispetto alla Virtus (16.4 possessi per partita per la squadra di Cavina, 8.8 quella di Banchi). Sul primo di serata della Vanoli (side P&R Denegri-Zanotti), la scelta della Virtus è da leggersi insieme alle intenzioni di risparmiare in LBA qualsiasi energia possibile: la drop di Cacok invita Denegri a trovare il pocket pass per il rollante, con l’ex Lakers e CSKA ad avventarsi sulla sfera appena pria della ricezione del lungo italiano. Scelta limpida, esecuzione altrettanto efficace. Vittoria difensiva.
  • Passi in partenza di Shengelia, probabilmente confuso e disabituato alla difesa di pieno anticipo di Adrian sull’entry pass. Ripetiamo: passi in partenza di Shengelia dal post basso.
  • Con versatilità dei lunghi di Cremona, Banchi si riferiva non solo alla creazione dalla punta di Zanotti e Adrian ma, anche e soprattutto, dalle qualità da point center di Grant Golden: primo possesso offensivo ed è subito fake handoff per punire fronte a canestro lo sbilanciamento di Cacok. Scuola Jokic.
  • Difesa conservativa non significa difesa più semplice da eseguire: Mickey non è esattamente un lungo che eccelle nel gestire lo spazio tra sé e il palleggiatore in arretramento, quindi ogni P&R difeso con show&recupero da parte dell’ex Khimki è un terno al lotto. Il +5 Cremona fotografa bene un inizio in cui la Vanoli esegue perfettamente quello che ha preparato e la Virtus cerca di capire chi si trova davanti.
  • Aiuti profondi dalla linea di fondo di Cremona? Non solo sul post, ma anche in seguito agli Iverson Cut di Cordinier: si cerca di anticipare la ricezione e ruotare con l’uomo più lontano. Il francese legge le spaziature sul lato debole, e l’extrapass di Micke è un cioccolatino da 3 punti solo da scartare da Dobric. Lucidità.
  • Aggiustamento di Bologna sui P&R laterali: non più screen di Shengelia ma, per evitare che il difensore possa prendere contatto e rallentare il taglio a canestro e favorire il raddoppio, slip del georgiano. La tasca è aperta, la rotazione in leggero ritardo, i punti a tabellone 2.

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