Virtus, Baraldi: “Banchi valore aggiunto. Soddisfatto se..”

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Intervenuto ai microfoni di del podcast ufficiale societario, il CEO della Virtus Bologna Luca Baraldi ha fatto il punto sul 2023 che sta per terminare con l’analisi del cambio di guida tecnica avvenuto a metà settembre, con Luca Banchi che ha preso il posto dell’esonerato Sergio Scariolo.

Ecco le dichiarazioni più importanti.

Sul 2023 in casa Virtus

Un anno molto importante. Dal punto di vista dei risultati sportivi non ha offerto quello che si poteva raggiungere perché abbiamo mancato per poco la vittoria della Coppa Italia, unico trofeo che ci manca in bacheca. La Finale Scudetto ci ha visto combattere fino all’ultimo contro Milano che alla fine ha vinto con merito, anche se avremmo potuto fare nostro lo Scudetto. Passando a questa stagione dopo un’estate tribolata siamo riusciti a imporre il nostro gioco e ritmo, facendo quello che volevamo fare ovvero sviluppare il progetto Virtus con chi ci credeva, allontanando chi non ci credeva. Quanto accaduto a settembre ci ha consentito di ritrovare quel sereno che ci ha portato ad avere  delle performance inaspettate in Eurolega. In campionato siamo terzi ma fino a poco tempo fa eravamo primi. Ci sono state le sconfitte contro Milano e Venezia: al Forum meritavamo di vincere mentre contro la Reyer la squadra era molto stanca, soprattutto mentalmente. Se devo fare un bilancio, dico che il secondo semestre va ad annullare il grigiore del primo e quindi è sicuramente positivo.

Su coach Luca Banchi

La partita che ci ha lasciato più adrenalina è quella vinta contro il Barcellona, ma dico anche quella contro il Maccabi perché era una sfida ostica. Ringrazio anche i tifosi che ci supportano sempre, sono i migliori d’Europa e questo è un valore aggiunto. La partita contro il Barcellona ha confermato il valore di questa squadra perché non era la prima vittoria ottenuta contro squadre molto forti. Parliamo di una squadra di grandi professionisti, che hanno dentro al cuore la Virtus e penso che il valore aggiunto di tutto ciò che sta succedendo sia Luca Banchi. Siamo stati fortunati ad averlo con noi. Ho avuto tanti allenatori, anche nel calcio, ma Banchi è diverso dagli altri, il più bravo che abbia conosciuto.

Sul nuovo palazzetto

l rapporto con la Fiera è eccellente, la collaborazione con loro è fondamentale e strategica per noi. La questione Arena è nata un po’ di tempo fa e da lì si è arrivati alla decisione di voler creare un’Arena in Fiera perché ci sono tutte le condizioni affinché Eurolega abbia valutato positivamente la posizione di Virtus. Il percorso ha avuto qualche inciampo, ma non per colpa nostra e della Fiera. La burocrazia allunga molto le cose. L’Eurolega ha dei parametri che vengono valutati, cambieranno diverse cose nel prossimo futuro ed è importante farsi trovare pronti perché tra le cinque “Wild Card” ci sono altre quattordici squadre che vogliono entrare nel giro.

Sulla diatriba FIBA – EuroLeague

Penso che da qui a qualche anno ci sarà un accomodamento tra Fiba ed Eurolega, indispensabile per avere una sola grande competizione europea. Ci sono tante partite che si sovrappongono al momento, tra Nazionali e squadre di Club. I giocatori non sono dei robot, vanno tutelati. Poche settimane fa siamo tornati da Vitoria alle quattro del mattino e ci siamo ritrovati dopo poco a giocare una sfida complicata contro Venezia. E’ chiaro che le energie possono mancare in situazioni del genere, sono contento che una parte dei tifosi lo abbia capito ma non posso leggere che siamo corti. Serve una riorganizzazione dei calendari, con una riduzione delle partite perché così ne gioverebbe lo spettacolo. Non so se ci si arriverà in tempi brevi ad una soluzione ma ho visto molta consapevolezza nel volerla trovare.

Gli obiettivi del 2024 in casa Virtus

Nel 2024 sarò soddisfatto se vinceremo la Coppa Italia e arriveremo in Finale Scudetto, essendo competitivi. Da un punto di vista europeo, invece, vorrei arrivare ai play-off, per il prestigio che daremmo alla società. Noi ci crediamo, ma restando umili. Se manteniamo questo valore, possiamo ottenere grandi cose.

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Stefano Sanaldi
Quello con la palla a spicchi è stato amore a prima vista. Una volta appese le scarpe al chiodo, ho deciso di allenare le nuove generazioni per rimanere in questo fantastico mondo. E poter scrivere di pallacanestro è un piacere e un onore.

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