La Coppa Italia è ormai alle spalle e la LBA si sta prendendo una settimana di pausa, a causa degli impegni in nazionale. Questa sembra l’occasione perfetta per fare il punto della situazione in casa Virtus Bologna, prima che ricominci la parte più importante della stagione.
La brutta esperienza in Coppa Italia potrebbe insinuare dubbi nella mente di alcuni, ma non è forse giusto credere che questa sconfitta abbia troppo peso nell’economia della stagione virtussina. Certo, il triplete è sempre un obbiettivo per squadre di questo livello, e ci si chiede quando la Virtus inizierà a giocare al massimo, visto che fin’ora sembra passeggiare. Tuttavia una sconfitta su partita secca con una squadra solida come la Reyer, oltretutto nella serata di Bramos e Tonut, può anche starci.
Il gruppo squadra
Partiamo analizzando come sta procedendo la stagione bolognese dal punto di vista dei singoli. La panchina di Bologna infatti non ha performato da subito, e anzi, diversi giocatori sono sembrati delle delusioni in avvio di stagione. Naturalmente con il tempo la situazione si sta stabilizzando e le prestazioni stanno migliorando, ma non per tutti.
Il primo nome che ci viene in mente se pensiamo alla panchina virtussina è quello di Josh Adams, guardia statunitense arrivata in estate nella città del Nettuno. Sebbene il suo arrivo fu accolto come un’enorme aggiunta per il roster di Sasha Djordjevic, e a ragione, visto il talento che può vantare, il numero 14 non ha mai dato l’impressione di essere entrato nel gioco dell’allenatore serbo.
Al momento Adams è sicuramente il giocatore più in difficoltà, e con l’avvicinarsi delle partite che contano c’è bisogno di un cambio di marcia da parte sua, non perché debba essere la stella della squadra, ma dovrà risultare almeno utile.
Buono invece il progresso degli italiani dalla panchina, compreso Alibegovic. Quest’ultimo infatti, insieme a Tessitori, sta vivendo una crescita esponenziale nelle ultime partite, non tanto per quanto riguarda i numeri, quanto per la presenza che riesce ad avere nelle rotazioni bianconere. L’inserimento sta quasi per giungere a conclusione, e l’immagine che abbiamo davanti ora è un duo di lunghi di riserva ben quadrato all’interno della squadra, e capace di far bene anche se gli sono concessi pochi minuti.
Chi invece sta silenziosamente ricavandosi un ruolo nella squadra di Djordjevic è Awudu Abass. Una volta compreso ciò che gli veniva chiesto, ed essersi adattato a questa nuova veste, il talento italiano ha iniziato a dare un apporto dalla panchina notevole, ma riuscendo, intelligentemente, a non chiedere troppo palla. Soprattutto nelle Top 16 di EuroCup il numero 3 sta dimostrando grande intelligenza, portando molta difesa nella second unit e aiutando molto in attacco, pur non riempiendo troppo il tabellino.
Per il resto c’è poco da dire: Teodosic continua ad incantare con giocate ai limiti dell’umano e Belinelli, ora che è entrato in ritmo, è una minaccia offensiva costante. Continua la positivissima stagione di Vince Hunter, di cui abbiamo avuto diverse volte modo di parlare, mentre Markovic forse è risultato quello meno in palla.
Il play serbo sta prendendo sempre più l’aspetto del leader della squadra a livello morale. Quando è in campo il suo pensiero è totalmente rivolto ai compagni, a facilitare il loro gioco ed a trovare la soluzione migliore per mettere in ritmo tutti. Non a caso il numero di tiri tentati è ai minimi storici. Nella seconda parte della stagione sarà importante aumentare il ritmo e ritornare molto presente anche smuovendo personalmente la retina.
La squadra e il calendario
Detto del roster andiamo a vedere nello specifico cosa fa la squadra di Djordjevic sul parquet.
Iniziamo evidenziando come la Virtus sia la terza squadra che segna più punti (85.61) dell’ intero campionato, e parallelamente anche quella che ne subisce meno, 77.17. Questi dati indicano una solidità di squadra non banale, e evidenziano quanto il roster sia costruito bene, funzionale a coprire le lacune di ognuno. Un altro dato importante è quello riguardante i punti segnati dai titolari, che si attesta a 43.12, ed è il più basso del campionato, a conferma di una profondità invidiabile, che infatti si palesa nei 42.29 punti della panchina, a fronte di una media della lega che è di 26.41.La compagine di Djordjevic è molto brava a sfruttare le transizioni, segnando in media 9.4 punti a partita in questa particolare situazione di gioco.
Difensivamente i bianconeri sono molto solidi sotto canestro, dove concedono soltanto 24.94 punti, dato migliore della lega. Inoltre sembra che siano i migliori a contestare i tiri, visto che gli avversari, quando contestati, tirano con il 38.8%, anche qui i migliori nella lega. Teodosic e i suoi rubano in media 8.33 palloni a partita, di più di chiunque altro in Italia, sicuramente anche grazie all’apporto di Alessandro Pajola. Le palle perse sono 13.07, un dato che, pur essendo leggermente sopra le medie della lega, è giustificato dagli irreali 23.9 assist che la squadra bolognese serve ogni volta che scende in campo.
Il calendario della ripartenza non è sicuramente facile per la Virtus, che nelle 4 giornate di ritorno disputate non ha incontrato nemmeno una delle prime 7 potenze del campionato al momento. Affronterà inoltre, nel corso delle ultime cinque giornate, sia Sassari che Milano, in partite che potrebbero valere molto in ottica playoffs. A tutto ciò bisogna aggiungere la corsa in EuroCup, che, anche se al momento sembra più una passeggiata, potrebbe dimostrarsi ostica con il procedere delle fasi, anche se la Virtus è nettamente la favorita.