Virtus Bologna: Baraldi guarda al futuro e annuncia cambiamenti importanti

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Al termine di una stagione europea che ha segnato il grande ritorno della Virtus Bologna in Eurolega, le Vu Nere si ritrovano a porsi molte domande sul proprio futuro. La permanenza nella massima competizione europea, al momento, non è ancora garantita. Sia a causa dei playoff non raggiunti, sia a causa di un processo decisionale che al momento non ha dato grandi riscontri. Nonostante i risultati sul campo non siano stati ottimai per la Virtus, infatti, la speranza di rimanere in Eurolega anche la prossima stagione non è assolutamente sopita. Ma per conoscere il proprio destino, i bianconeri dovranno aspettare ancora un po’. Di queste possibilità di permanenza ha parlato Luca Baraldi in una recente intervista, dando un’ampia visione di quello che potrebbe essere il futuro della Virtus e annunciando grandi cambiamenti.

L’AD della Segafredo Bologna è stato ospite del programma “Basket City” su TRC. Le dichiarazioni di Baraldi, riportate in primo luogo da BolognaBasket, hanno toccato moltissimi argomenti. Il primo non poteva non riguardare i risultati conseguiti proprio in Eurolega, nella stagione del grande ritorno di Bologna. La Virtus non è riuscita a raggiungere i playoff, ma di certo la sua stagione non può essere definita fallimentare. La squadra di Scariolo è riuscita, comunque, a rimanere in corsa fino a poche settimane dalla conclusione della regular season. Anche con tutti i problemi del caso e un roster con innegabili punti deboli, le Vu Nere hanno dimostrato di poter combattere contro chiunque.

Credo che sia un percorso più che soddisfacente, abbiamo affermato che come società possiamo stare in Eurolega perché comunque abbiamo realizzato un’organizzazione sportiva e aziendale che ha manifestato professionalità e che ha ottenuto anche vittorie importanti su campi difficili.

[…] si paga l’inesperienza di tanti giocatori principalmente per il fatto che spesso si gioca ogni due giorni, il che richiede un aspetto di recupero fisico e mentale al quale tanti giocatori non erano abituati.

Inevitabilmente, molto di questa stagione e di quelle che verranno passa dal mercato. Uno dei punti deboli maggiori della Virtus, in questa stagione, si è rivelato essere la mancanza di un centro affidabile, in campo europeo e non. Tanto che pochi giorni fa il Corriere dello Sport riportava di un interessamento delle Vu Nere verso Christian Mekowulu, vecchia conoscenza del nostro campionato.

Non abbiamo preso un lungo per due motivi. Uno: a inizio stagione avevamo molta fiducia nei nostri uomini. Due: quando è stato il momento di cercare il “lungo”, l’abbiamo cercato ma non abbiamo trovato il giocatore che facesse al caso nostro.

Noi ci stiamo guardando sempre introno, c’è la disponibilità del nostro azionista se dovessimo trovare un giocatore che fa comodo al nostro coach per migliorare il roster. Nomi non ce ne sono, stamattina Zanetti mi chiedeva contro su Mekowulu e gli ho risposto “Non lo conosco, presidente”. Se non lo conosco vuol dire che non lo stiamo trattando.

Va da sé che, guardando al futuro, molti cambiamenti potranno verificarsi durante l’estate. Per rinnovare il roster e renderlo più competitivo, in funzione di una possibile (o probabile) nuova stagione in Eurolega. Sotto questo punto di vista Baraldi mette in guardia i tifosi della Virtus, prospettando anche degli addii importanti ma necessari.

Sul chi va e chi resta abbiamo le idee chiare.Un elemento che anticipo: non bisogna mai innamorarsi troppo dei giocatori.  Bisogna avere giocatori che sentono un po’ di pelle d’oca quando si mettono la nostra maglia. Qualcuno quest’anno ne ha sentita poca in certi momenti, e magari ha giustamente giocato meno.

Io credo che una società come la Virtus debba pensare anche a quello che sarà il dopo Teodosic, il dopo Belinelli, e quindi dovremo avere in determinati ruoli giocatori di primissimo livello.

Un punto importante di questo progetto sarà la permanenza, o meno, di Sergio Scariolo. Qualche tempo fa, vari rumors avevano messo in dubbio il futuro del coach sulla panchina Virtus. Ma Baraldi sembra di tutt’altra idea. Privarsi di un allenatore come Sergio, in questo momento, sarebbe un errore fatale. La società lo sa, e la sensazione è che il suo contratto (in scadenza nel 2024) possa essere prolungato ulteriormente per garantire continuità al programma.

Ha dimostrato  di essere un uomo molto competente, molto equilibrato, un uomo di buonsenso, che ha attraversato senza darlo a vedere momenti sportivamente molto difficili nella gestione della squadra (legati alle molte assenze).
A fine anno avremo molte scadenze, un libro nuovo da scrivere, questo per lui è molto stimolante.
Penso che Scariolo possa rimanere con noi anche oltre la durata del contratto.

Ovviamente, tutto questo dipenderà anche dal futuro della Virtus Bologna in Eurolega. Al momento, nessuna nuova è arrivata e la situazione versa in un’apparente fase di stallo. Apparente, appunto, visto che da un momento all’altro potrebbero arrivare notizie importanti. La nuova arena, presentata pochi giorni fa, è di sicuro un grande punto a favore delle Vu Nere così come una progettazione solida, che Zanetti &co hanno sempre mostrato di avere. Snodo cruciale potrebbe essere stato l’incontro di settimana scorsa, tra i vertici della Virtus e quelli di Eurolega. Da questo meeting sono emerse sensazioni positive per la società italiana, che comunque non rimarrà passivamente in attesa del risultato. Qualsiasi sia la conclusione di questa vicenda, la Virtus punta in alto e continuerà a farlo ancora per molto tempo.

Il mio feedback personale sull’incontro è positivo. Bologna ha mostrato grande partecipazione a Eurolega, abbiamo un numero di presenze medie che supera le 8000 persone a gara, che è un dato molto alto. Abbiamo un valore medio di spesa per ogni singolo posto che è tra i migliori in Europa. Noi stiamo ragionando, senza essere presuntuosi, come se dovessimo essere in Eurolega anche il prossimo anno… se poi saremo retrocessi, ci rimboccheremo le maniche per risalire.

Siamo una società ambiziosa, se dovessimo essere in Eurolega riproveremo a costruire una squadra per arrivare almeno all’ottavo posto e rimanere competitivi ovunque.