Il secondo tempo di gara1 e la prestazione di Sassari nel secondo atto del Mediolanum Forum hanno indicato la via che la Bertram Yachts Tortona deve percorrere per allungare la serie contro la Virtus Bologna: aumentare l’intensità difensiva su ogni blocco e situazione on e off ball, ripagare con la stessa moneta a una difesa di EuroLeague da EuroLeague. La prima modifica è visibile ancor prima della palla a due: la Segafredo Arena terrà a battesimo l’esperienza italiana di Cameron Hunt, guardia prelevata da Würzburg a inizio mese a scopo precauzionale per l’infortunio di Demonte Harper. Riuscire a sostenere un ritmo e una concentrazione difensiva al massimo è imperativo categorico dei 40′ di Tortona: ciò permetterebbe alla squadra di Ramondino di evitare lo sweep pronosticato in sede di presentazione della semifinale di LBA Playoff 2023. Derthona ci sarà riuscita già in gara2 alla Segafredo Arena? Andiamo a scoprirlo in GamePlan!
Illusione iniziale
Hunt subito in quintetto, speso in difesa per mettere pressione a tutto campo sul palleggio di Daniel Hackett. L’inizio è per le transizioni rapide: lo sbilanciamento a rimbalzo offensivo di entrambe aumenta il numero di possessi, che con le caratteristiche di Virtus e Bertram dovrebbe favorire i virtussini. Coach Ramondino, tuttavia, sfodera sin dall’inizio tutte le frecce della propria faretra: attaccare 1vs1 fronte a canestro Toko Shengelia con Macura e Christon mette in ritmo esterni e lunghi piemontesi. Il 7-14 iniziale per Tortona è griffato perse superficiali di Shengelia e 5 punti consecutivi in transizione di Hunt: l’impatto mentale delle due squadre è ribaltato rispetto a gara1.
Sprazzi di Severini e Hunt
Le spaziature di Severini garantiscono molti più spazi per l’attacco di Tortona: accoppiato con Jaiteh negli switch della difesa Virtus, l’ex Treviso permette a Radosevic di sfruttare le qualità di playmaking spalle a canestro marcato da uno più piccolo del croato. L’ex Treviso e l’impatto a livello di scoring di Cameron Hunt sono gli unici segnali positivi della serata di Tortona: l’ex Würzburg era sinora sconosciuto alla difesa bolognese, e un paio di entrate comode concessegli con la mano sinistra sono lì a testimoniarlo. Se servisse un singolo possesso a simboleggiare la serata, tuttavia, è proprio una penetrazione di mano mancina con spin move annesso: peccato che Hackett, sul 53-40, non voglia accettare di buon grado altri 2 punti a referto per la Bertram Yachts e stoppa in recupero. Urlo in faccia al 26enne americano e il chiaro segnale che il 2-0 nella serie sarà solo figlio di una lunga attesa.
Christon messo in croce
Difesa weak su ogni pick&roll centrale, un paio di corpi onnipresenti tra lui e il canestro, unico layup non contestato della partita sputato dal ferro, uscita dal campo anticipata causa fascite (questa la prima diagnosi dello staff tortonese): non una serata memorabile per Semaj Christon. Epitome della sofferenza fisica di Tortona della fine di Regular Season e di questi Playoff, per la prima volta l’ex OKC ha mostrato segni di insofferenza per la difesa patita dagli esterni bolognesi. Persino il body language non è stato quello tipico del leader che è saputo diventare di questo gruppo. Non è tanto il comunque gravissimo 3/14 dal campo il problema, quanto la disconnessione mentale che uno della sua valenza nei quintetti di Ramondino non può concedersi.
Il canestro pirotecnico di Macura e la magia di Teodosic per la tripla di Abass tra le migliori azioni di Gara-2 tra @VirtusSegafredo e @DerthonaBasket nelle Top Plays presented by Pokerstarsnews❗️#LBAPlayoff #TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/SV2tp3H4rF
— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) May 30, 2023
Panchina Virtus all’arrembaggio
Pajola-Teodosic-Abass-Ojeleye-Mickey: il 29-8 di parziale a cavallo tra primo e secondo quarto che ribalta il punteggio iniziale e instrada Bologna verso il doppio vantaggio della serie è firmato dalla second unit bianconera. Come? Tortona decide di cambiare sostanzialmente su tutti, accettando di avere mismatch in ogni zona del campo pur di mantenere una notevole aggressività sulla palla. La Virtus decide di non forzare penetrazioni a sfruttare il vantaggio di velocità sul perimetro ma di cercare, tramite entry pass assai precisi, la stazza fisica dei propri lunghi spalle a canestro contro i piccoli di Tortona. Mickey e Ojeleye banchettano sia a rimbalzo offensivo che nelle conclusioni al ferro, iniziando a far collassare la difesa piemontese e aprendo gli spazi da lato debole. Qui entra in scena il protagonista più gradito di gara2: Abi Abass offre 20′ di rara efficacia e intensità ma, se in difesa si sa quanto il comasco possa dare nel sistema di cambi di Scariolo, sono i movimenti in relocation (3/6 dall’arco) e la gestione del post contro Filloy e Candi a renderlo l’MVP, se non reale, almeno romantico di gara2.
Le bugie, le sfacciate bugie e le statistiche
Una squadra tenta 5 conclusioni in più rispetto alla sconfitta precedente e realizza da 3 col 40,6% rispetto al 4/29 di gara1 (a inizio 4° quarto si era addirittura a 11/21). Eppure questa squadra, la Bertram Yachts Tortona, ha perso di 30 punti. Al di là degli irrisolti problemi difensivi (nemmeno la box and 1 con Hunt a uomo su Teodosic a sortito effetto), realizzare col 38,1% in area e tentare appena 7 liberi sono dati allarmanti, nonostante di fronte ci sia la difesa più intensa di LBA. Almeno la gara è durata 28′ e non 25′ come due sere fa, e il garbage time ci ha regalato un paio di giocate da far sobbalzare sulla sedia. Però, in fin dei conti, oltre al dire che la Virtus sa di essere molto più forte e gioca di conseguenza è difficile argomentare.