Nell’ultima puntata del nostro podcast di Basketmercato condotto da Orazio Cauchi, abbiamo parlato di tutte le ultime notizie e indiscrezioni più importanti per quanto riguarda il mercato europeo della prossima stagione. Si è fatta un po’ di chiarezza sulla Virtus Bologna nell’ultima conferenza stampa di Luca Baraldi, soprattutto per quanto riguarda il futuro societario. Tuttavia, la permanenza dello stesso CEO in bianconero rimane ancora in bilico. Qui l’estratto dal podcast dove spieghiamo tutto quello che sta accadendo e i possibili risvolti della situazione.
L’amministratore delegato della Virtus Luca Baraldi, in una serie di dichiarazioni fatte alla stampa, ha annunciato che Paolo Ronci, GM della Virtus Bologna, ha sostanzialmente raggiunto l’accordo per un nuovo contratto biennale che dovrà essere solo formalizzato. Rimane ancora attualmente senza contratto lo stesso Luca Baraldi. Il suo contratto è scaduto il 30 giugno. Lui ha continuato comunque ad operare in quest’ultima sessione di mercato come appunto l’amministratore delegato della società. Nel suo caso, per arrivare ad un nuovo contratto, bisognerà aspettare il prossimo consiglio di amministrazione della Virtus che si riunirà e deciderà sul futuro di Luca Baraldi.
Al momento sembra improbabile che si possa andare nella direzione di una non conferma di Baraldi. La sensazione appunto è che Baraldi rimarrà nel ruolo di amministratore delegato della Virtus con un nuovo contratto, però ovviamente c’è da aspettare il consiglio di amministrazione per arrivare poi alla formalità del nuovo accordo.
Luca Baraldi ha anche confermato fondamentalmente la trattativa che c’è stata con la cordata di imprenditori israeliani. Trattativa che vi avevamo anticipato anche su Backdoor Podcast, che avevo anticipato anche su BasketNews. Trattativa che però poi alla fine non è andata in porto per il rifiuto da parte di Gherardi, attuale proprietario di minoranza che detiene il 45% delle quote della Virtus, che non era interessato all’arrivo di imprenditori stranieri nella Virtus Bologna. Vi avevamo detto che l’ostacolo principale alla trattativa era proprio la volontà di Gherardi di trovare partner locali, partner nella zona di Bologna piuttosto che fare entrare degli imprenditori dall’estero all’interno del club.