Si prospetta un finale di stagione rovente per la Virtus Bologna. I bianconeri, dopo il mancato raggiungimento dei playoff in Eurolega, si concentreranno sul campionato per cercare di conquistare un altro scudetto. Le ultime settimane hanno dato segnali abbastanza negativi sulla condizione della squadra (colpa anche delle assenze), ma in questo periodo di avvicinamento ai playoff la Virtus avrà tutto il tempo per ritrovare una buona forma. Ciò che in questi giorni ha preoccupato di più, tuttavia, riguarda il futuro della panchina bolognese. Da tempo si parla di un possibile interessamento da parte del Real Madrid nei confronti di Sergio Scariolo, e ultimamente i rumors si sono fatti ancora più insistenti. Cerchiamo, allora, di capire qual è la situazione attuale e quale forma potrebbero assumere i prossimi mesi di Don Sergio.
La premessa, doverosa, è che il contratto di Scariolo non è in scadenza. L’accordo firmato con la Virtus prevede ancora un altro anno sulla panchina bolognese, con scadenza fissata al 30 Giugno 2024. Finora l’esperienza di Scariolo con le Vu Nere si può definire certamente positiva, con due supercoppe e un’EuroCup in bacheca, ma soprattutto il ritorno in Eurolega. Quest’ultima stagione, tuttavia, sembra aver inasprito i rapporti già non idilliaci tra il CT della Spagna e la dirigenza Segafredo. Colpa di desideri e scelte andate in contrapposizione tra le due parti, con alcune richieste specifiche del coach non accontentate da Baraldi&co (vedasi Polonara). In questo senso, Scariolo avrebbe iniziato a soffrire un contesto in cui il suo potere decisionale è, tutto sommato, molto ridotto.
Nella vicenda si è poi inserito il Real Madrid. I blancos stanno vivendo una stagione turbolenta, anche con risultati in campo non certo negativi. In lotta per il primo posto in Eurolega, secondi in Liga Endesa, gli spagnoli non sembrano comunque soddisfatti della gestione Chus Mateo. La sensazione è che la società, dovessero anche arrivare traguardi importanti (vittoria dell’Eurolega o della Liga), cercherà comunque un nuovo allenatore per il prossimo anno. E chi meglio di Don Sergio, il coach venerato praticamente da qualsiasi spagnolo appassionato di basket?
I primi rumors riguardanti l’interessamento da parte del Real si sono fatti avanti nel periodo delle Final Eight di Coppa Italia. Noi ne avevamo già parlato su questi schermi, evidenziando come il corteggiamento effettivamente ci fosse. Gli ostacoli sarebbero soprattutto due: l’accordo ancora in essere con la Virtus e il ruolo di Scariolo come CT della Spagna, che gli impedirebbe di essere coach allo stesso tempo di un qualsiasi club spagnolo. Se si volesse, tuttavia, fare uno strappo alla regola una soluzione si troverebbe di certo, visto il”potere” di Scariolo su suolo spagnolo. Così come non sarebbe un così grande problema rompere il contratto in vigore con Bologna. Arriviamo così alla bomba clamorosa esplosa pochi giorni fa. Una voce autorevole come quella di George Zakkas, dalla Grecia, ha parlato di “trattativa avanzata” tra Scariolo e il Real Madrid in vista del prossimo anno.
Sergio Scariolo is currently the frontrunner for Real Madrid's bench for the upcoming season.
The two sides are in advanced negotiations, according to @Sdna_gr sources. #RealMadrid
— George Zakkas (@ZakkasGeorge) April 8, 2023
L’interessamento, quindi, c’è sicuramente da parte del Real Madrid e Scariolo non può non prenderlo in considerazione. Da parte sua, la Virtus non rimane a guardare e in queste settimane si è messa al lavoro. Baraldi pochi giorni fa aveva confermato le intenzioni della società di prolungare il contratto del coach, e secondo diverse fonti si sarebbero già verificati alcuni summit tra le parti per parlare di questo rinnovo. Le Vu Nere non vogliono interrompere assolutamente il rapporto, e proveranno a fare di tutto per tenersi stretto Don Sergio. Tuttavia, non è detto che queste intenzioni siano sufficienti. L’ultima parola spetterà ovviamente a Scariolo, che al momento è concentrato nel cercare di portare a Bologna un altro scudetto. Sarebbe il primo per lui su quella panchina, e si spera non l’ultimo.