Entriamo nelle vicende di casa Virtus Bologna per analizzare gli effetti che il taglio del budget ha prodotto, oltre a provare a spiegare il dietrofront sulla questione Iffe Lundberg.
Perché si è arrivati a tagliare il budget?
Il taglio del budget non è stata una scelta della proprietà. O meglio, è stata una scelta che la proprietà ha dovuto prendere per potersi garantire la wild card che consentirà alla squadra di partecipare alla prossima Eurolega.
Il board della principale competizione a livello continentale, ha imposto un Financial Fair Play alle formazioni che richiedono la wild card. Di fatto, per la dirigenza bianconera non c’era altra soluzione.
Già nel corso delle finali scudetto si erano susseguite la voci, ma poi lo stesso ex coach Scariolo in conferenza stampa aveva di fatto confermato:
Il club mi ha detto chiaramente che le condizioni saranno diverse e che il budget sarà ridotto. Non chiedetemi numeri specifici, ma ho detto alla dirigenza che ho apprezzato la chiarezza su questo scenario, Ho anche informato il club che sarei disposto a prolungare il contratto se ci fossero le giuste condizioni.
Ad agosto il CEO Luca Baraldi ha espresso la sua valutazione sul bilancio della squadra a una radio locale:
Vorrei rassicurare i tifosi, perchè dopo la conferenza stampa di giugno sono state sollevate molte preoccupazioni sulla situazione del nostro budget. Abbiamo dovuto modificarlo a causa del fair play finanziario imposto da Eurolega che ci ha imposto di rispettare alcuni parametri per ottenere la wild card. Credo che abbiamo costruito una squadra compatibile con le nostre idee e questo sarà importante anche per il futuro.
Che effetti ha avuto il taglio su roster e conti?
Un taglio dei costi si riflette, e non poco, sul parco giocatori. Per contenerli, la Virtus si è trovata a prendere la decisione di non rinnovare alcuni dei contratti più onerosi come quelli di Milos Teodosic, Nico Mannion e Mam Jaiteh.
Altre operazioni in uscita hanno prodotto un risparmio economico in termini di ingaggio oltre a un’entrata economica. Si tratta di Sami Ojeleye (che aveva un ulteriore anno di contratto) a Valencia (buyout di circa 300 mila dollari) e di Ismael Bako (Unics Kazan, 180 mila dollari di buyout).
Questa decisione ha ovviamente impattato anche sul mercato in entrata (uno dei motivi di attrito con coach Scariolo) e sui rinnovi. Uno su tutti quello di Marco Belinelli, che ha prolungato ma a cifre decisamente inferiori.
Tutte queste operazioni hanno consentito un risparmio di circa 6 milioni di euro, col budget per la stagione 2023-2024 stimato sui 17 milioni di euro.