Virtus Bologna, la questione societaria nei dettagli

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Zanetti
Credits IPA Agency

Nell’ultima puntata del nostro podcast di Basketmercato condotto da Orazio Cauchi, abbiamo parlato di tutte le ultime notizie e indiscrezioni più importanti per quanto riguarda il mercato europeo della prossima stagione. La squadra che ha sorpreso tutti negli ultimi giorni è la Virtus Bologna, che dopo settimane di immobilismo ha annunciato il roster della nuova stagione in una sola serata. Sciolte le riserve sul mercato, tuttavia, rimane ancora irrisolta la questione societaria. Qui l’estratto dal podcast dove spieghiamo tutto quello che sta accadendo e i possibili risvolti della situazione.

Ci sono state tante operazioni in casa Virtus, ma quello che si muove davvero è la situazione della proprietà. Perché, come avevo riportato in esclusiva su BasketNews, si sta muovendo un accordata di imprenditori israelo-americani per l’acquisizione della maggioranza delle quote della Virtus. Cioè il 55%, attualmente in mano a Massimo Zanetti.

I due principali personaggi all’interno di questa accordata di imprenditori israelo-americani sono due degli ormai ec proprietari dell’Hapoel di Gerusalemme. Stiamo parlando di Ori Allon e di Eyal Chomsky, che tempo fa poi avevano ceduto le quote dell’Hapoel Gerusalemme ad Adelson. I due sarebbero quindi interessati ad acquisire la maggioranza delle quote della Virtus. Contrariamente a quanto è stato riportato in Israele da alcuni media, specificamente Sport5, non c’è ancora un accordo tra le parti per l’acquisizione della maggioranza delle quote della Virtus.

È una trattativa che si sta sviluppando. Ma attenzione a Gherardi, il patron di CRIF, una società di recupero credit internazionale. Entrato in Virtus la scorsa stagione, attualmente detiene il 45% delle quote della Virtus e non sarebbe particolarmente favorevole all’ipotesi dell’ingresso di questa cordata israelo-americana. Sarebbe lui disposto ad acquisire la maggioranza delle quote, appoggiandosi a degli altri imprenditori locali. Non vorrebbe un partner straniero in questo momento. Al punto che fonti riferiscono a Backdoor Podcast che, se effettivamente andasse in porto la trattativa tra la cordata israelo-americana e Massimo Zanetti per la cessione della maggioranza delle quote, Gherardi sarebbe prontissimo a mettere in vendita le sue quote.

Gherardi ritiene di avere sostanzialmente un diritto di prelazione sulla maggioranza delle quote della Virtus. Quindi vorrebbe essere lui a subentrare, con il supporto di altri imprenditori locali e non con dei partner che arrivano dall’estero. Quindi questa è una situazione da monitorare nelle prossime settimane.

Ripeto, a differenza di quanto hanno riportato alcuni media israeliani, non c’è ancora nulla di fatto. Ci sono dei dialoghi che vanno in corso da diverse settimane. La società ha smentito che ci sia una trattativa in corso. In realtà il dialogo c’è, come è stato confermato anche dagli imprenditori israeliani interessati all’acquisto, ma al momento non c’è ancora nessun accordo definito. Anche proprio per la resistenza che sta arrivando da parte di Gherardi.

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