Virtus orfana dei suoi leader, Fener facile: le pagelle

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Virtus

Iniziano le partite con impatto immediato sulla classifica e a Istanbul se ne gioca una di peso. 15-7 il record della Virtus, 13-9 quello del Fener. Una vittoria dei bianconeri staccherebbe l’avversaria in modo deciso, una vittoria del Fener avvicinerebbe moltissimo i turchi alle prime quattro piazze. + 8 Virtus il risultato dell’andata, dovesse servire guardare alla differenza canestri.

Le assenze pesano su entrambe le squadre fin dalla formazione dei quintetti. Gioca col doppio centro Jasikevicius, risponde con Mickey e Dunston Banchi. Abass per Belinelli. Inizio sui binari dell’equilibrio, con Bologna che prova ad alzare il ritmo con discontinuo successo e il Fener che riesce ad entrare in area con efficacia variabile. Allunga la V con Hackett e Dunston e il Fener chiama il primo timeout. Motley è il vero rebus irrisolto per la Virtus e Dunston, saranno 14 su 21 del Fener i suoi punti a fine quarto, ed i gialloblu sono tutti sulle sue spalle. Più distribuito l’attacco bianconero, con Lundberg molto incisivo in penetrazione. 25-21 in un ottimo primo quarto per i bianconeri.

Allunga la Virtus con Pajola ma il Fener risponde, un antisportivo del 6 bianconero su brutta rimessa di Cordinier gli costa il secondo fallo e 5 punti, rimettendo in partita un Fener che sembrava barcollante. Un altro strappo su due leggerezze di Polonara e il Fener è davanti, ma la Virtus ha una solidità mentale pazzesca e resta incollata alla partita con Mickey e Lundberg. La difesa Virtus cala di intensità e il Fener colpisce con continuità stavolta con gli esterni e prova ad andar via. Mickey prima poi Abass ricuciono, chiude Wilbekin con una tripla un quarto di grande sofferenza per i bianconeri, con 31 punti subiti.

Il Fener alza il volume in difesa, e con i giocatori entra in partita anche la Ulker Arena. La Virtus stavolta sembra al tappeto, -11 a 6.14. Sbaglia tantissimo la Virtus, perde palle, commette ingenuità per leggerezza, chiude il terzo quarto sopra di 15 il Fener senza che si intravedano reazioni possibili.

Ci prova la Virtus, nonostante l’evidente difficoltà dovuta alla mancanza dei suoi leader. Zizic aggiusta la difesa in area, fatica di più ad aprire la scatola il Fener e la V arriva a -8. Il Fener però ha uno Wilbekin sontuoso e la Virtus sbaglia molti, troppi tiri liberi. A 3.20 sul +13 si gioca per la differenza canestri che svanisce, però, su una tripla di Noua. Sanguinosi i 10 errori ai liberi dei bianconeri.

Finisce 88-75 per il Fener che riprende la sua corsa verso la testa della classifica. La Virtus perde anche la differenza canestri.

Fenerbahce Beko Istanbul

Motley 9: dominante, immarcabile, un’iradiddio, Dunston se lo sognerà per qualche notte. In una serata da 23+10, tra le tante cose che fa in campo la qualità dei suoi blocchi è pazzesca. 

Hazer n.e.

Wilbekin 7.5: impegna costantemente il miglior difensore della Virtus avendone spesso la meglio, protagonista anche di grandi difese soprattutto su Hackett. Condisce il tutto con alcuni canestri da cineteca.

Sanli 6.5: molto continuo nei non tantissimi minuti in campo a far rifiatare Motley.

Papagiannis 6: due triple isolate, sembra sempre avulso dall’azione, un corpaccione (lungo lungo) estraneo. Vero che deve giocare sempre da 4, ma il suo livello di aggressività in campo è davvero bassissimo.

Mahmutoglu s.v.: minuti d’ordine.

Noua 7: uno dei protagonisti dello strappo, riempie il grande vuoto lasciato da Henry e Hines-Davies con energia ed efficacia. Anche una importantissima tripla a 3 minuti che chiude sostanzialmente la partita e vale anche la differenza canestri per il Fener.

Guduric 7.5: meno visibile dell’efficacia che mette in campo, si accende e si spegne per sé ma è continuo per gli altri. Si spende in difesa.

Dorsey 5: la staffetta difensiva su di lui è efficace, non trova mai ritmo.

Calathes 6.5: non illumina come altre volte ma tiene sempre in mano la partita e l’attacco del Fener. Un bellissimo floater e 7 rimbalzi, nonostante i pochi assist.

Madar 6: minuti di pressione sulla palla, anche 7 punti e 3 assist, buon impatto di energia.

Virtus Segafredo Bologna

Cordinier 5: svagato dietro in diverse occasioni, anche in attacco non trova mai il ritmo.

Lundberg 6.5: unico veramente continuo in attacco nel primo tempo, nel secondo fatica come tutti i compagni, continuando però a fare un po’ di bottino.

Pajola 5.5: 2 falli precoci a limitare il consueto, ottimo impatto. Bene al tiro pesante, nel terzo quarto è costretto a soluzioni non sue e risulta poco ispirato anche in fase di costruzione.

Mascolo n.e.

Lomazs 5: non sembra prontissimo per questi palcoscenici. sbaglia la rimessa che costa il sanguinoso antisportivo di Pajola e perde Wilbekin sul finale del primo tempo.

Hackett 6: ci prova, tiene a galla la squadra nel primo tempo in due momenti bui, nel terzo quarto soffre moltissimo la marcatura di Calathes.

Menalo n.e.

Mickey 5.5: buone cose in attacco nel primo tempo, molta fatica nell’inizio di terzo quarto che segna la partita.

Polonara 5: due leggerezze costosissime nel secondo quarto, impreciso in attacco, non incide mai e dietro fatica terribilmente contro Noua.

Zizic 6.5: oggi molto meglio di Dunston sotto canestro, sia dietro che davanti, ma è molto solo. La Virtus non può fare a meno di lui stasera.

Dunston 5: di stima. Naufraga impietosamente contro Motley che gli mangia, letteralmente, in testa.

Abass 6: inizia bene ma viene penalizzato da un secondo fallo molto dubbio. Al rientro in campo non ha più la stessa energia e lo stesso ritmo, anche se è l’unico costantemente pericoloso dall’arco.

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