LegaBaket, Gara 2: questa volta la Virtus passeggia ed è 2-0, le pagelle

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Virtus

E’ già tempo di gara 2 alla Segafredo Arena, dopo soli due giorni dal primo scontro nella serie la VL Pesaro è pronta a tentare l’impresa prima di portare i playoffs tra le mura amiche dopo anni di secca e una retrocessione sventata solo grazie all’emergenza covid. La prima sfida aveva visto i ragazzi di Banchi gettare il cuore oltre l’ostacolo e tentare di vincere una gara 1 che ha precluso Shengelia alla Virtus per questo secondo match. Sarà interessante anche assistere alla sfida sotto canestro, con un Jones particolarmente arrabbiato dopo gli scontri ad alto tasso fisico del primo match.

E’ già dal primo quarto che si nota l’impostazione che Banchi ha voluto dare al match. La Carpegna Prosciutto Pesaro cerca di abbassare il ritmo, difendere forte e non far trovare agli avversari continuità offensiva. La strategia è interessante, anche se la Virtus in campionato ha perso solo contro squadra che sono riuscite a segnare più di 90 punti, da capire quanto potrebbe essere redditizia su 40 minuti, considerando anche l’alto consumo di energia che una difesa tanto aggressiva su una Virtus comunque molto talentuosa e fisica. La squadra di Scariolo cerca di ovviare a ciò con delle buone percentuali dall’arco, a fronte di molto difficoltà sotto canestro.

Il secondo quarto inizia nello stesso modo del primo, con le squadre che giocano ad un ritmo molto basso e non mettono a segno grandi parziali. Alibegovic e Tessitori spezzano leggermente la partita e Banchi chiama un timeout da cui i suoi non escono in modo eccelso. Scariolo cerca di alzare il ritmo della partita inserendo la pericolosità di Belinelli ed un Mannion che riesce costantemente a battere Tambone in penetrazione. La scelta ripaga, la VL perde alcune palle e riesce a tamponare la situazione soltanto cercando buone combinazioni tra gli esterni vicino a canestro. Si va a riposo sul 31-25.

La VL inizia il terzo quarto schierando una zona male interpretata dai singoli che concede alla Virtus, e a Kevin Hervey, la possibilità di trovare punti sotto canestro. Dall’altra parte del campo l’attacco pesarese si inceppa, probabilmente a causa dei problemi difensivi, e perde tantissime palle che portano la Virtus a toccare anche il +13. Più tardi nel corso della frazione del gioco Mejeris alza l’intensità, Pesaro torna alla zona e riesce a ricucire leggermente lo strappo. Nonostante ciò l’espulsione di Jones, a causa di un quarto fallo già preoccupante di per sé a metà terzo quarto e conseguente tecnico, spezza sicuramente il ritmo pesarese, con la squadra che perde un tassello fondamentale delle rotazioni. Nel marasma degli ultimi secondi di gioco nel quarto si approccia l’ultima frazione di gioco con 9 punti di distacco in favore dei padroni di casa.

Il ritmo completamente spezzato a fine terzo quarto ci regala dei primi minuti di ultimo parziale con entrambe le squadre che giocano un basket non eccelso. Ciò in ogni caso non fa il gioco di Pesaro, che ha uno svantaggio difficilmente risanabile in questo modo. La VL cerca spesso Camara che però soffre la difesa forte degli avversari. Sampson e compagni firmano lo strappo e dopo è garbage time, che consegna la partita alla storia sul 70-51.

Virtus Bologna

Pajola 6,5: gioca dei minuti limitati ma porta la sua energia in ogni ambito. 4 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate per lui.

Weems 7: non è eccelso al tiro, ma mette dentro al cesto due triple pesantissime. Per il resto è ancora una volta una partita solidissima quella del numero 34, ma avete mai letto il contrario?

Cordinier 6-: fatica ad entrare in partita ed in generale non troverà mai un grande ritmo.

Jaiteh 6,5: non strafà ma permette alla Virtus di mettere diversi piccoli strappi che sono fondamentali nel corso della partita.

Belinelli 6: è lui a trascinare la Virtus quando è in difficoltà nella prima metà di partita, poi lascia fare gli altri. 7 punti ma 2/7 al tiro.

Sampson 7: chiude la partita nell’ultimo quarto, ribadiamo che questi 12 minuti sono la dimensione in cui Ja’Karr può risultare positivo nelle rotazioni virtussine.

Hervey 6,5: risponde positivamente nel terzo quarto, dopo si perde un po’ ma non serve nemmeno il suo sforzo. 6 punti e 5 rimbalzi.

Alibegovic 7: è lui a chiamare la carica tra primo e secondo tempo sfruttando i minuti concessigli dall’assenza di Shengelia. In generale è ottima la risposta del lungo nei 20 minuti che trova in questo match.

Hackett 6,5: 6 punti, 4 rimbalzi e 1 assist in una partita alla Daniel Hackett. Si vede in ogni caso che non è al massimo.

Mannion 7,5: riesce a battere costantemente Tambone e trova una buona prestazione nei primi 20 minuti. E’ sicuramente lui, in generale, l’MVP della partita, 8 punti, 5 rimbalzi e 3 assist in 17 minuti.

Tessitori 6,5: è lui che contribuisce a spezzare la partita a metà secondo quarto. Ancora una volta solo 11 minuti ma sfruttati benissimo.

VICTORIA LIBERTAS PESARO

Mejeris 7: è la principale arma pesarese, buona risposta dopo la brutta prestazione del primo match. Chiude con 12 punti e 5 rimbalzi.

Moretti 6,5: è bravissimo in difesa su Hackett prima e Pajola poi, trova ritmo anche in attacco con giocate interessanti, pur non trovando troppi punti. A fine partita il tabellino dirà 4 punti e 4 rimbalzi.

Tambone 5,5: si fa battere costantemente da Mannion e trova 2 falli in 6 minuti passati sul parquet nel primo tempo. Poi si accenderà troppo tardi.

Lamb 4: la mano è freddissima e il suo apporto è praticamente nullo.

Camara s.v.

Zanotti 4,5: decisamente negativo, impatto diametralmente opposto a quello di gara 1.

Sanford 5: lui tenta, ma una partita a punteggio così basso non è fatta per valorizzarlo.

Demetrio s.v.

Delfino 5: prestazione simile a quella del primo scontro, di certo non sufficiente.

Jones 4: gioca una prima metà di match importante, anche se lontano dai riflettori. Commette molti falli e a metà terzo quarto si fa espellere a causa di un tecnico. Troppo importante per non meritare questo voto.

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Thomas Marzioni
D-Rose mi ha incantato da bambino, tanto che non capisco come siamo arrivati a Boylen. Tifoso Brindisi da quando ho incominciato a guardare il basket italiano, perché non mi piace troppo vincere la Coppa Italia.