GamePlan Virtus-Zalgiris: Risalire la Keenan

367
Virtus

Pur in una competizione dove “Every Game Matters“, il debutto stagionale della Virtus Bologna in EuroLeague possiede significato e carico simbolico ancor maggiore. Prima casalinga stagionale, prima di Luca Banchi come coach virtussino in EL, un Virtus-Zalgiris che mette di fronte due roster che potrebbero navigare nelle stesse acque per tutta la durata del torneo. Così come per Supercoppa ed LBA, anche per le gare di EuroLeague è immancabile l’appuntamento con GamePlan. Quarto per quarto, punto per punto, ecco alcune delle chiavi tattiche emerse dal confronto tra Banchi e Maksvytis, incrociatisi per l’unica e ultima volta in carriera nella finale 5°/6° posto alla FIBA WC di Manila.

PRIMO QUARTO

  • Dimsa e Belinelli le due scelte più “pesanti” nei quintetti iniziali di Banchi e Maksvytis. Ancor più pesante è l’impatto del P&R di Keenan Evans: i primi due possessi prevedono questo schema, costringendo Hackett a spender il primo fallo prima nella propria metà campo a costo di mettere pressione prima che possa arrivare un blocco sulla palla.
  • L’inizio offensivo della Virtus è nelle mani e nelle responsabilità di Marco Belinelli, quello dello Zalgiris nello sfruttare tutti i cambi difensivi della Virtus sul perimetro e rifiutare tutti i blocchi coi penetratori per attaccare dal lato scoperto dagli aiuti difensivi.
  • Il 2-10 iniziale, al di là delle percentuali da fuori, è lo specchio di un approccio frenetico e ansioso della Virtus: incaponirsi con la prima soluzione da fuori, in transizione o a difesa schierata, non facilita la fluidità offensiva a meno di un’efficacia estrema. Che a sbloccare la Virtus da fuori sia Cordinier su un’errata lettura difensiva lituana, direttamente dalla rimessa, è cestisticamente ingiusto.
  • Rispetto alla scorsa stagione, le ricezioni di Shengelia saranno molto più fronte a canestro sul perimetro o al gomito piuttosto che spalle al ferro in post basso: sfruttare dinamicamente dei piedi troppo veloci per la maggior parte dei 4 di EuroLeague, Smits compreso, è fonte di tiri liberi e assist potenziali. Come trovarlo? P&Pop col georgiano da bloccante che, prima di settare il blocco, ne riceve lui stesso uno da Dunston per creare separazione ancor prima del gioco a due.
  • “Ognjen Dobric sugli scarichi”, un leitmotiv che la Bologna bianconera spera di sentir replicato un paio di sere a settimana in questa stagione. Il suo riposizionamento su lato debole permette di avere una soluzione immediata anche dopo rimbalzo offensivo e, non direttamente ma come una varicella contagiosa, moltiplicare l’entusiasmo in tutte le altre giocate. Con un Pajola letale a rimbalzo difensivo nel tagliare fuori i lunghi lituani dopo i cambi, la Virtus inizia a controllare a piacimento il ritmo della partita, spingendo in transizione e alzando di un paio di metri le rotture delle linee di passaggio dello Zalgiris (3 perse nel 1Q per la squadra di Maksvytis). Alzare i giri in difesa significa sterilizzare l’entrata UCLA con la quale la second unit lituana inizia ogni azione.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui