Ceci’s week: minuti e falli, punti e vittoria in una settimana a due facce

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Ritorna, come ogni sabato, la rubrica interamente dedicata alla stagione di Cecilia Zandalasini che con le Minnesota Lynx sta inseguendo il sogno del repeat dopo il titolo della scorsa stagione.
Il rendimento delle campionesse in carica è stato tutt’altro che sfavillante e soprattutto molto poco continuo. Anche l’ultima settimana ha confermato qualche scricchiolìo negli ingranaggi. Si sono disputate solo due partite, una contro le Connecticut Sun persa in maniera piuttosto netta e una contro le Indiana Fever, battute agilmente dopo che erano state in grado di fare l’upset a inizio luglio.

Nella netta sconfitta 83-64 contro le Sun, Cecilia è il giocatore della panchina che colleziona più minuti con ben 18 all’attivo anche se la partita è macchiata da ben sei falli. Il lato difensivo pecca fisiologicamente d’esperienza ed è forse l’aspetto che più di tutti deve limare dal suo gioco e in questa serata manca anche l’appuntamento con l’ormai canonica tripla, ma in una serata in cui Fowles e Moore combinano per 7-21 dal campo diventa difficile pensare in grande, sebbene entrambe con Seimone Augustus siano state votate per l’All Star Game. Ovviamente Maya Moore è ormai un’icona della WNBA e dello sport femminile in generale tanto da diventare la seconda donna dopo Chamique Holdsclaw ad aver riservato a lei la copertina di Slam.

Nella seconda partita settimanale contro le Fever la musica è diversa, in tutti i sensi. Sono “solo” tredici i minuti in campo per Ceci che però segna dieci punti con due triple, di cui una servita perfettamente da Fowles in ribaltamento dal post basso con una soluzione che evidentemente è studiata anche per una sua conclusione da tre punti. Ogni volta che la palla lascia le sue mani per un tiro il movimento è perfetto e la palla assume la rotazione giusta dando l’impressione di poter sempre finire nella retina. È una caratteristica dei grandi e anche se Cecilia deve ancora affinare il suo gioco a livello WNBA, ha tutte le caratteristiche per poter diventare un vero e proprio simbolo del basket italiano giocando una carriera in cui nulla è precluso in partenza.
Nonostante l’appello delle Lynx a tutti gli italiani di re-twittare la sua candidatura per l’All Star Game, ogni giorno di più quell’obiettivo sembra raggiungibile, così come il fatto che sempre più italiani sono al suo fianco e ne seguono le gesta, anche d’estate e anche quando il basket maschile è fermo.
Il primo obiettivo è raggiunto, ma come lei ci ha già spiegato, bisogna pensare sempre al successivo.

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