Senza Nathan Adrian e Marcus Zegarowski, con Wayne McCullough febbricitante fino a pochi istanti prima della palla a due, la Vanoli Cremona resiste per 35′ al cospetto di una Napoli che si fa trascinare dalla coppia Jacob Pullen – Tomislav Zubcic per ottenere il settimo successo stagionale ed eguagliare il miglior risultato in un girone (andata o ritorno) dal ritorno in LBA.
Agli ospiti non basta la prestazione stoica del solito Pecchia (17) e del redivivo ex Darussafaka (14), la GeVi scappa definitivamente nel quarto periodo.
GeVi Napoli
Ennis, 6,5: solita solida prestazione per l’ex Lakers che dirige il traffico come il vigile diligente, in sua assenza la squadra sbanda evidentemente; trova anche un paio di triple in momenti importanti.
Jaworski, 6,5: prestazione average al tiro ma difesa di tigna, falli spesi nel momento giusto, intralcio costante all’attaccante di turno, tiri contestati. Lo chiamano Jaws, lui apre le fauci su chiunque passi dalle sue parti.
Sokolowski, 7: non fa niente di particolare nei numeri ma è l’equilibratore di cui la squadra non può fare a meno, l’indispensabile Gaio Lelio per Publio Cornelio Milicic. Con lui in campo Napoli vince di 19, senza di lui perde di 9; cosa c’è di speciale? Che lui la panchina la vede solo per 4′.
Zubcic, 8: parte un po’ a rilento, poi si sblocca e crivella il canestro avversario in ogni modo, quando Milicic lo piazza nello spot di pivot fa malissimo a Golden. Chiude con 23 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, tanto per ricordarsi quanto sia sottovalutato come passatore.
Owens, 6: lavoro oscuro per lui, 11 i rimbalzi a referto, e poche possibilità di spiccare il volo, si fa valere.
De Nicolao, 5: si danna l’anima in difesa e va bene, non vanno gli errori nella circolazione di palla che permettono a Cremona di rimanere a lungo in partita, da rivedere.
Pullen, 8: l’altra punta di diamante di questa GeVi, rimonta praticamente da solo la fuga della Vanoli nel secondo quarto con una tripla e un gioco da 4 punti, chiude a quota 24.
Lever, 5: non riesce ad entrare in partita nonostante provi a mettersi in ritmo, giornata storta.
Mabor, sv: appena 2′ in cui cattura un rimbalzo, troppo poco per giudicarlo.
Ebeling, ne.
Saccoccia, ne.
Bamba, ne.
Vanoli Cremona
Denegri, 6,5: se gli avessero detto 3 mesi fa che avrebbe fatto 36′ in una partita di LBA, avrebbe dato a tutti dei matti. Comincia alla grande, smazzando assist (6) e premendo con efficacia sul perimetro, con l’andare di minuti perde lucidità anche al tiro (1/6 da 3).
McCullough, 6,5: le ultime lo davano allettato con quasi 40º di febbre, quando entra in campo l’unica cosa bollente sono le sue mani; esce dalla partita quando commette il suo quarto fallo con un blocco in movimento tanto plateale quanto ingenuo.
Pecchia, 7,5: il 4×4 di Demis Cavina lascia inizialmente la scena ai compagni ma cresce esponenzialmente alla distanza segnando e catturando rimbalzi; a Cremona lo clonerebbero volentieri.
Eboua, 5: l’unico neo del quintetto di partenza; l’assenza di Adrian gli dà l’occasione di dimostrare il suo valore, lui la spreca malamente non dando mai un’alternativa all’attacco e subendo Zubcic.
Golden, 6-: parte bene con quel suo gancio che sembrerebbe non poter mai arrivare al ferro e invece entra e con un buon lavoro nella circolazione di palla, nel secondo tempo patisce particolarmente Zubcic che lo porta fuori dal pitturato o lo punisce dal perimetro.
Lacey, 6: in attacco la mano è fatata dalla media, sbilenca dal perimetro; alterna sprazzi di talento cristallino ad amnesie difensive che fanno male e fatturano un -20 di +/-.
Piccoli, 6,5: fatica al tiro ma si rende utile in tanti altri modi, l’assist per Golden nel primo tempo è da applausi.
Zanotti, 5,5: si vede poco, anche perché i compagni lo servono poco; alterna cose buone a errori evitabili.
Vecchiola, sv: qualche secondo per assaggiare il parquet del PalaBarbuto.
Galli, ne.