Aquila Trento – Olimpia Milano (G3): Napier c’è ed è 2-1| LBA GamePlan

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Shabaz Napier (EA7 Emporio Armani Olimpia Milano)

L’Olimpia Milano si impone sull’Aquila Trento per 68-83 e si riprende il controllo della serie dopo aver perso in gara 1. Una grande partita di Napier, ben spalleggiato da Voigtmann, Hall e Hines, permette agli uomini di Messina di issarsi sul 2-1 e di giocarsi il matchpoint nella prossima gara 4.

Napier

Fuori Shields, il folletto americano inevitabilmente è tornato a essere più centrale nelle trame offensive di Milano e la sua risposta è stata decisava: 20 punti con una produzione offensiva di 1,429 ppp.

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Molto della sua partita è passata da come è riuscito a riconoscere le situazioni offensive sul pick and roll. Galbiati scegli una difesa di drop sulle sue iniziative chiedendo ai suoi esterni di passare sopra il blocco per mandarlo dentro, lui risponde mettendo sempre quel movimento in più per punire quella scelta. Lucido.

Il mondo che vorrebbe Milano

Per la prima volta nella serie si è giocata la partita più consona all’Olimpia, fatta di fisicità, difesa e ritmo controllato.

Il dato più impressionante è nel come la difesa di Milano ha abbassato l’efficacia del pick and roll di Trento nel secondo tempo, tenendolo a soli 0,778 ppp.

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Rispetto alle prime due partite la discriminate è nel concetto tanto banale, quanto fondamentale, di rallentare la palla. Nella partita di Trento Milano ha svolto questo compito in maniera ottima, sia con il difensore del palleggiatore, sia con il difensore del bloccante in situazioni di show difensivo o cambio. Tenere due palleggi e mandare dentro gli esterni di Trento a partire da Baldwin.

Ovviamente il tutto facilitato dall’ottimo lavoro di Tonut e Hall, ben coadiuvati da Hines, Voigtmann e nel finale Melli.

Il primo tempo difensivo di Trento

Nel primo tempo l‘applicazione difensiva di Trento è stata encomiabile, tenendo l’Olimpia a soli 0,4 ppp nelle situazioni di post-up e 0,706 ppp nelle situazioni di pick and roll. 

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Galbiati non snatura la difesa e chiede ai suoi un extra-sforzo per resistere alla massa fisica dei giocatori di Milano. Accetta gli 1 vs 1 , staccando a rotazione un uomo dal lato debole pronto ad aiutare, ma senza mai raddoppiare o costringere i suoi a dover correre in emergenza. 

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Anche sul pick and roll scelte chiare e precise. Sulle iniziative di Napier si passa sopra il blocco mandandolo dentro verso l’aiuto con l’uomo di Hall e Tonut che si stacca per aiutare a centro area. Contro tutti gli altri esterni a partire da Hall, si passa dietro al blocco e si intasa l’area, ruotando sempre con l’uomo battezzato.

Nei primi venti minuti l’Olimpia ripresenta grosse difficoltà nell’attaccare questo tipo di difesa.

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