La GeVi Napoli ottiene il secondo successo in altrettante partite avendo la meglio su un’Olimpia Milano troppo brutta per essere vera, aggrappata al solo Mirotic. I partenopei, con Ennis quasi a secco e Pullen risorto solo nel quarto periodo, martellano con la coppia Zubcic (17) – Owens (16+10r) e con il comandante Sokolowski (16). Milano rientra una prima volta dal -14, pareggiando a quota 35 a metà gara, ma i partenopei replicano con un parziale di 11-0 che spacca nuovamente gli equilibri. Finisce 77-68 con Pullen che chiude i giochi piazzando due bombe che stroncano l’ultimo tentativo di rimonta avversario.
GeVi Napoli
Ennis 5,5: Messina mette Shields sulle sue tracce e lui fa tantissima fatica; non potendo entrare nelle statistiche, apporta mettendo ordine.
Pullen 6,5: è la media tra tre quarti anonimi ed un quarto periodo da campione assoluto. Quando Milano sembra rientrare definitivamente, piazza le bombe del +12 e del +15 che sono la sentenza.
Sokolowski 8: commette presto il secondo fallo ma nessuno se ne accorge; è onnipresente e lavora su entrambi i lati del campo, i 16 punti a referto sono solo logica conseguenza.
Zubcic 8: fa tutto quello che è necessario ed anche di più, chiude a 17 punti perché incappa nel quarto fallo e si disconnette un po’ dalla partita, ma il +16 di plus/minus parla chiaro.
Owens 8: vola alto e si sa, si fa gigante in difesa e questo era molto meno prevedibile, infiamma il PalaBarbuto facendosi trovare spesso dall’altra parte dell’arcobaleno.
De Nicolao 6,5: si sbatte in difesa pressando quasi dalla linea di fondo avversaria, cattura un rimbalzo che svolta l’inerzia della gara e vale l’allungo decisivo.
Jaworski 6: dalla distanza non ci prende, compensa con giocate intelligenti come il pick ‘n roll che trasforma ottenendo il blocco da Ennis.
Lever 6: porta acqua al mulino partenopeo mettendoci energia: il tiro non lo premia, Milano rientra.
Mabor, sv: entra per dare fiato a Owens, pochi secondi per lui.
Ebeling, sv: qualche secondo per fare la conoscenza del PalaBarbuto.
Saccoccia, sv: per lui pochi secondi che bastano per dire di esserci stato.
Bamba, sv: entra nel finale a giochi fatti.
EA7 Emporio Armani Milano
Flaccadori, 5,5: si accende solo in uno sprazzo di secondo quarto ma poi si eclissa nelle pieghe della partita, non ancora al meglio.
Tonut, 4,5: l’assist con cui ispira Melli è extralusso, ma resta l’unica luce in un grigio pranzo domenicale di Napoli.
Shields, 5: in attacco è zero, in difesa è 10, questo il riassunto. Messina lo spedisce a tampinare come un agente in missione il folletto Ennis, lui esegue; offensivamente paga la fatica fatta nella propria metà campo.
Mirotic, 8: l’Olimpia si aggrappa al suo talento, lui risponde con una doppia doppia stile NBA da 26 punti e 10 rimbalzi; soffre la rapidità di piedi di Zubcic in difesa dove si spende ma non può certo coprire anche le mancanze dei compagni, per i miracoli si sta ancora attrezzando.
Melli, 5: l’acume c’è, la forma un po’ meno e allora può apportare poco anche a Napoli. La prestazione è insufficiente, ma provate voi ad essere performanti quando l’estate l’avete passata a fare a sportellate in azzurro.
Pangos, 6-: ha qualche sprazzo di qualità, poi torna nell’anonimato.
Hall, 6: buon impatto difensivo nel secondo quintetto, qualche lampo offensivo, non certo da annoverare tra i peggiori.
Bortolani, 5: in 3′ riesce solo a perdere una palla, Messina gli preclude il campo per il resto della gara.
Ricci, 5: entra, commette due falli, Messina lo richiama in panchina e non lo rispolvera più, lui rimpiange Manila.
Poythress, 6,5: caparbio sotto le plance avversarie, Messina ci mette del suo per non farlo entrare in ritmo.
Caruso, 6: pochi minuti, due canestri, il miglior plus/minus della squadra. Troppo poco spazio?
Kamagate, ne.