Olimpia da applausi, Virtus in crisi – EuroLeague Power Ranking

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6- Fenerbahçe Beko Istanbul (=)

Una macchia la sconfitta contro l’Olimpia in una settimana perfetta. Il dominio sul Barcellona, reso meno amaro dal 16-32 del terzio periodo, testimonia l’ottimo stato di salute della formazione di coach Jasikevicius, che si è preso una bella rivincita su chi lo ha mandato via in malo modo. Peccato che contro Milano, nonostante l’ottimo apporto dei piccoli, sia mancato il lavoro delle ali, con quelle biancorosse capaci di fare la differenza. KO che potrebbe precludere un miglior piazzamento in classifica.

5- Olympiacos Pireaus (=)

Dopo lo scivolone di Istanbul, che sarebbe potuto costare caro, complice la verve negativa della difesa ellenica capace di permettere alla formazione turca di chiudere oltre il 50% dal campo, arriva la pronta riscossa contro ASVEL, anche se i biancorossi soffrono per 30 minuti, prima di dilagare nel finale dando un segnale non molto positivo alle rivali. Certo, i tempi in cui Vezenkov dominava sono alle spalle, ma questa versione dell’Olympiacos ha dimostrato la mancanza di un leader, ruolo ricoperto nelle ultime due uscite da Fall.

4- FC Barcelona (-2)

Due scontri diretti e due sconfitte che costano anche il secondo posto in classifica. A Istanbul la formazione di Grimau ci ha capito veramente poco: il -14 finale è sin troppo favorevole ai catalani, mai in grado di impensierire un Fenerbahçe in stato di grazia. Ad OAKA, dopo un primo tempo che aveva fatto ricredere su quanto scritto prima, nella ripresa, ancora una volta, il Barcellona è pian piano uscito di scena: 54 punti subiti che dal +12 della pausa lunga portano al -8 finale. Insomma, una partita gettata al vento.

3- AS Monaco (+1)

Nelle ultime 10 uscite europee solo Milano è riuscita a fermare la corsa dei monegaschi. Un KO che ha radici nella metà campo difensiva, perché concedere a uno dei peggiori attacchi della lega 59 punti nei primi 20 minuti è un suicidio sportivo, considerato che l’arma migliore dei tuoi avversari è la difesa. Rischio corso anche contro Valencia, nonostante il +10 alla prima sirena. Pian piano i valenciani hanno eroso il vantaggio, arrivando a giocarsela nel finale, con Hall glaciale dalla lunetta per sigillare il successo monegasco.

2- Panathinaikos AKTOR Athens (+2)

Due su due che vale il secondo posto. Coach Ataman ha giocato tante partite calde, e a Belgrado decide di impostare subito il ritmo di gioco per evitare che il pubblico serbo diventi protagonista, spingendo i suoi beniamini. Cosa che non riesce contro il Barcellona, capace di mettere sotto Mitoglu e compagni per tutto il primo tempo. Si sa, i coach esperti sono quelli che trovano soluzioni a problemi che gli altri nemmeno vedono, così coach Ataman aggiusta il piano gara nell’intervallo e porta i suoi a segnare 55 punti, recuperandone 12.

1- Real Madrid (=)

A Berlino è poco più di un’amichevole e si vede sin dall’avvio, col Real poco reattivo e svogliato. La partita resta sempre viva, e allora impossibile per una formazione farcita di campioni pensare di lasciare un successo, anche se solo parziale. A Belgrado c’è il remake della serie col Partizan dello sorso anno: le motivazioni, va da se, si trovano senza alcun bisogno di intervento esterno, e di fatti il Real fa valere tutto il suo peso nei due quarti centrali, dove segna 55 punti mettendo in chiaro chi sia la più forte in campo.