Bentornati su Hack a Stat! Nella passata stagione di Eurolega, tra le tante cose interessanti ed affascinanti da seguire, c’era sicuramente la difesa del Maccabi. Avevo infatti scritto un articolo a riguardo, proprio perché ero stato rapito dall’efficienza della fase difensiva dei ragazzi di Sfairopoulos. Quest’anno però quella difesa sta faticando; più in generale, il Maccabi sta faticando. Analizziamo qualche dato per capire i motivi dietro il record attuale della squadra Israeliana.
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INTRODUZIONE
Il Maccabi è attualmente 14° in classifica, con un record di 3-7. Un record forse in parte troppo pesante: sei delle sette sconfitte hanno infatti uno scarto inferiore ai 5 punti. A parte quindi una sola sconfitta (quella con il Real), la squadra di Tel Aviv ha sempre giocato fino alla fine, non riuscendo a trovare quasi mai quel guizzo per vincere la partita (è successo solo con il Khimki). Detto questo però, i dati che ho analizzato mostrano comunque che il Maccabi di questa stagione abbia dei problemi fino ad ora non risolti, che provocano diversi grattacapi a coach Sfairopoulos.
IL DEFENSIVE RATING
Osserviamo innanzitutto il grafico dei rating della passata e dell’attuale stagione, per capire di che entità sia stato il calo.
Nella scorsa stagione il Maccabi deteneva il miglior Defensive Rating (106,4 rispetto a una media di Lega di 113,6); quest’anno invece lo stesso dato è 109,7 rispetto una media di Lega 111,7. I due valori di Defensive Rating presi singolarmente non mostrano grossi cambiamenti, ma ciò che conta in questo caso è la “distanza” dalla media di Lega, che descrive a grandi linee la bravura difensiva di una squadra rispetto alle altre partecipanti: questa differenza l’anno scorso era pari a 7,2, mentre attualmente è 2.
DIFFERENZE DI PLAYTYPE
Ciò ci fa intuire che qualcosa sia successo ai ben oliati maccanismi difensivi dei giallo-blu: ma cosa? Usiamo alcuni dati di Instat per comprendere meglio dove possa risiedere il problema.
Nella tabella soprastante, ho riportato le frequenze degli attacchi avversari in base alla tipologia di gioco. Ho evidenziato quelli che sono i cambiamenti più evidenti, ovvero i giochi per i lunghi dopo un blocco (che sia un roll o un pop) e gli isolamenti. Questi ultimi calano in favore appunto dei primi.
Le sole frequenze ci suggeriscono che il calo difensivo del Maccabi possa risiedere nei lunghi: probabilmente i dati per un occhio attento non erano neanche necessari, dato che il Maccabi ha sostituito la coppia titolare dello scorso anno, Acy e Black, con Zizic e Bender. Le grosse differenze tecniche e atletiche di queste due coppie di lunghi sono infatti il motivo principale del calo della difesa del Maccabi.
IL LAVORO DIFENSIVO DEI LUNGHI
Zizic è sicuramente un lungo con un fisico imponente, che usa a suo vantaggio in fase offensiva sia in situazioni di post basso che soprattutto a rimbalzo offensivo. Il croato però non è dotato della stessa velocità di piedi di Tarik Black, il centro titolare della passata stagione. Seppur abbia giocato solo 11 partite a causa di qualche infortunio, il centro americano aveva garantito a Sfairopoulos di poter costruire un sistema difensivo che sfruttasse appieno le caratteristiche migliori di tutti i giocatori. E quel sistema era valido anche quando in campo c’era Hunter, l’altro centro della passata stagione, lui rimasto in squadra anche quest’anno. C’erano poi altri due centri della passata stagione del Maccabi, ovvero Reynolds e Stoudemire, che però non prenderò in considerazione. Il primo aveva un minutaggio non troppo elevato, il secondo ha giocato solo 6 partite (a 5 minuti di media).
La scelta che aveva reso così efficiente la difesa del Maccabi era tenere il lungo in area il più possibile, per sporcare quante più conclusioni al ferro possibili e riempire l’area la maggior parte del tempo. Grazie al dinamismo di Hunter e Black, il Maccabi ere quindi in grado di sporcare tantissime conclusioni al ferro: i due lunghi erano quasi sempre in prossimità del ferro e sfruttavano la loro velocità di piedi e il loro tempismo per farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. E non sorprende quindi trovare il Maccabi primo per percentuali concesse al ferro lo scorso anno (46%); quest’anno invece concede il 51%, risultando quindi terza.
DIFESA DEL PICK AND ROLL
Per permettere ciò, il Maccabi non eseguiva quasi mai uno show in situazioni di pick and roll, ma lasciava che fosse il marcatore del ball handler a mettere pressione al pallone. Il drop del lungo permetteva quindi di mantenere una presenza fissa in area; inoltre Black e Hunter erano bravi a negare ricezioni ai lunghi a seguito del blocco, sia nel caso tagliasse a canestro, sia se si aprisse sull’arco. Ovviamente c’era anche un lavoro di aggressione del blocco da parte degli esterni: il tutto creava un sistema difensivo ben oliato e funzionale alle caratteristiche dei giocatori a roster.
Se però gli esterni della passata stagione bene o male sono gli stessi e hanno mantenuto quel livello di aggressività, non si può dire lo stesso per la nuova coppia di lunghi. Il sistema è rimasto infatti lo stesso (drop del lungo in situazione di PNR e centro costantemente in area), ma gli interpreti sono cambiati: Zizic in particolare non garantisce quello stesso dinamismo di Black e Hunter e quindi i punti subiti sono aumentati. Come abbiamo visto, le percentuali al ferro avversarie sono migliorate da una stagione all’altra, seppur non di tanto, e il cambio di centro sicuramente ha influenzato tale aspetto. Se osserviamo lo stesso dato a livello individuale, invece che di squadra, tale fatto è ancora più lampante: 53% con 47 tentativi per Zizic, 28% (!) con 76 tentativi per Black.
MARCARE I LUNGHI
Confrontando i due centri attraverso i playtype si notano ancora di più le differenze tra di essi:
Zizic è molto peggiore di Black sia in situazioni di roll che di pop (gli attacchi avversari, quando possibile, sfruttano appunto la poca propensione del Croato nell’uscire dall’area). Concede anche di più a rimbalzo difensivo (putbacks).
Discorso molto simile per Bender: rispetto ad Acy è molto più statico e le sue rotazioni difensive sono spesso tardive. In un sistema in cui il centro deve contendere qualunque tiro al ferro, il secondo lungo deve essere bravo a ruotare per impedire un facile rimbalzo offensivo del centro avversario rimasto libero; Acy era incredibilmente bravo in questo, così come era bravo nel marcare gli esterni in caso di switch di emergenza sul perimetro. Tutte cose che Bender non è in grado di garantire.
Osserviamo i Ruoli Avanzati delle due coppie per riassumere quanto detto fino ad ora:
Black risultava essere un “Rim Protector”, con un S in percentuali concesse al ferro; Zizic invece non garantisce la stessa efficienza e ricade infatti nella categoria “Average Interior Defender” con un D- nelle percentuali concesse al ferro. Bender e Acy invece ricadono entrambi nella stessa categoria, seppur con delle lieve differenze di percentili.
Osserviamo ora gli Impact per completare il quadro:
Con Black nella passata stagione, il Defensive Rating migliorava di ben 8 punti quando il centro era in campo. Zizic invece ha un saldo negativo tra on e off court pari a 6,4.
Per Bender e Acy invece i dati sono più simili di quanto ci si potrebbe attendere, ma l’eye test suggerisce che il lavoro difensivo di Acy non sia comunque paragonabile a quello di Bender.
Forse la differenza tra questi due giocatori la si può notare nelle percentuali concesse alle conclusioni al ferro: per Bender si attesta al 50% (40 tentativi), per Acy al 43% (120 tentativi).
COSA FARE PER RIVEDERE LA DIFESA DEL MACCABI
Quindi come ovviare a questi problemi difensivi? Sfairopoulos sta cercando di arginare tali problemi sfruttando Caloiaro da quattro tattico; i numeri suggeriscono che con Hunter e l’ala come secondo lungo, la difesa del Maccabi migliori leggermente.
Chiaramente è un miglioramento effimero, dato che rimane un valore negativo; d’altronde però, la coppia Hunter – Caloiaro garantisce anche all’attacco maggiore efficienza. In generale, Caloiaro risulta più funzionale a Bender nelle due fasi di gioco.
Sfairopoulos aveva anche tentato di giocare con Zizic e Hunter assieme: soluzione subito abbandonata perché le rotazioni dei centri diventavano poi più complicate da gestire. In realtà però si potrebbe esplorarla nuovamente. Le spaziature offensive non saranno sicuramente ottimali, ma quantomeno si darebbe a Zizic una spalla più affidabile nell’eseguire rotazioni difensive con il giusto tempismo.
Una grossa mano la potrebbe dare il ritorno di Acy: da giorni si vocifera che potrebbe tornare a indossare la casacca giallo-blu. Sarebbe sicuramente un ritorno importante per il Maccabi, che ritroverebbe un giocatore duttile sia difensivamente (come abbiamo visto), sia offensivamente. Oltretutto darebbe respiro a delle rotazioni un po’ troppo corte per i ritmi di questa stagione.
In conclusione dunque, è abbastanza evidente tramite questi dati dove risiedano i problemi della difesa del Maccabi in questa stagione: il cambio nel front-court non ha aiutato e Sfairopoulos dovrà quindi cercare di trovare dei nuovi equilibri difensivi. Detto che ritengo corretto non far fare a Zizic show sui PNR per scoprirlo ulteriormente, le soluzioni non sono molte altre: il ritorno di Acy potrebbe sicuramente aiutare, così come un ritorno in forma più smagliante di Hunter (apparso fin qui non sempre al 100% fisicamente). Gli esterni, di cui non ho volutamente parlato, compiono già un più che discreto lavoro sul perimetro. Pur con la presenza di Jones (non propriamente il miglior difensore sugli esterni), il backcourt sta mantenendo un livello difensivo abbastanza buono. Vedremo nel proseguo di stagione.